Dopo il Gambero Rosso è la volta della Guida Michelin: Niko Romito e il suo ristorante Reale confermano per il 2023 le vette più alte, quelle dove si trovano le stelle. Tre stelle, ancora, infatti, per lo chef di Castel di Sangro che ieri ha ottenuto dalla prestigiosa Guida il riconoscimento più alto.
Romito è infatti tra i dodici ristoranti in Italia ad aver fatto l’en plein: insieme a Piazza Duomo ad Alba, St. Hubertus a San Cassiano, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Runate, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Mudec a Milano, Villa Crespi a Orta San Giulio (nuova entrata), Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Città del Vaticano, Le Calandre a Rubano e Uliassi a Senigallia.
In Abruzzo si sono aggiudicati poi una stella Michelin La Bandiera a Civitella Casanova, Villa Maiella a Guardiagrele, D.One Restaurant a Roseto degli Abruzzi e Al Metrò a San Salvo. Nessuno a due stelle nella nostra regione tra i trentotto selezionati.
“Si può supporre che il posto abbia influenzato la cucina, o più probabilmente che le due anime si siano vicendevolmente nutrite – si legge sulla Guida -. Al Reale si partecipa ad un viaggio verso l’essenza degli ingredienti, in piatti apparentemente semplici, ma che nascondono notevoli complessità nelle preparazioni, spesso passaggi attraverso molteplici cotture, come l’affumicatura, nutriti da essenze ed estrazioni, per giungere infine alla purezza dei prodotti, presentati con incantevole ed esemplare unicità. Anche l’aspetto salutistico è evidente: negli anni il baricentro della cucina si è spostato sempre più verso il pesce e soprattutto la verdura (il menu degustazione è un percorso interamente vegetale), a discapito della carne e dei grassi. Una parola a parte infine per il pane, dalla caratteristica umidità interna, sul quale il lavoro di Romito in questi anni è stato encomiabile. Come dice il cuoco, è una portata à sé”.
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