Roma-Pescara, inaugurato il cantiere dei due lotti Interporto-Manoppello-Scafa. Di Marco: “Taglio del nastro a oltranza”

Una tratta che divide invece che unire. Il paradosso della Pescara-Roma corre sui binari di un’infrastruttura che riammodernerà un collegamento vecchio di oltre un secolo e mezzo. Oggi l’inaugurazione a Brecciarola del cantiere nei due lotti esecutivi: uno che dall’Interporto si collega a Manoppello, e l’altro che proprio da Manoppello si congiungerà a Scafa. Circa 560 milioni di euro per 13 chilometri di strada ferrata che avvicinano sempre di più l’Adriatico alla Capitale.

Presente il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha rimarcato la strategicità dell’opera: “Il cantiere guarda al futuro e apre la strada ad una nuova stagione di sviluppo, per i cittadini e le imprese, di una regione troppo spesso mortificata dalle scelte di comodo di una classe dirigente che non ha mai voluto scegliere. Noi – ha aggiunto – l’abbiamo fatto nel lontano 2020 poco prima che l’Italia chiudesse per il Covid sottoscrivendo un accordo vero con il ministro dei Trasporti di allora, Paola De Micheli, e con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Da allora siamo andati avanti con convinzione nella certezza che solo un progetto, approvato e finanziato nella sua totalità, possa portare al compimento di un’opera importante”.

Il vertice della giunta regionale auspica una veloce chiusura della conferenza dei servizi sul tratto che collega Pescara a Chieti. Si attende anche per l’avvio del dibattito pubblico sul versante laziale, per la Roma-Mandela. “Il miglioramento di quel tratto è indispensabile per recuperare oltre 30 minuti nella percorrenza complessiva della Roma-Pescara”.

Presenti anche l’AD di RFI, Aldo Isi, l’amministratore delegato di RFI, Aldo Isi, l’amministratore delegato del Consorzio Eteria, Vincenzo Onorato, e il commissario straordinario per il potenziamento della Roma-Pescara, Vincenzo Macello.

Ma le incognite restano diverse. Oltre agli interrogativi sull’effettiva chiusura dei lavori (non se ne parlerà prima del 2028) rimane il mistero sul tratto Scafa-Pratola Peligna, ossia il passo successivo da dover fare, con il progetto mai pervenuto nonostante l’accesso agli atti fatto dal consigliere regionale Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Infrastrutture.

“Comunità e attività economiche, lasciate sole. Mi chiedo dov’è e dov’è stata finora l’assessora regionale Tiziana Magnacca – sottolinea Di Marco -, titolare di una delega alle Attività produttive, Industria e Commercio che fino ad oggi qui non ha esercitato, perché nessuna delle attività a rischio l’ha vista e sentita nei mesi scorsi e in questi giorni. Anche per questo stamattina prima di partecipare alla mobilitazione con i cittadini mi sono recato da Orsini & Blasioli e la Golden Gas, due aziende ricomprese nel tracciato dell’attuale progetto a cui fino ad oggi né RFI, né la Regione, hanno ancora detto nulla sul futuro delle proprie attività, ad oggi operative e con importanti. Ci sono andato con il presidente della Commissione vigilanza Sandro Mariani e come vicepresidente della Commissione Ambiente, Infrastrutture e territorio, dunque in veste istituzionale, perché avessero l’attenzione dovuta, visto che la prima occupa almeno 50 lavoratori oltre a fatturare milioni di euro di commesse nel campo meccanico e la seconda ne occupa 12. Come quelle visitate stamane nella zona di Alanno, diverse sono le attività a un passo dalla ferrovia che saranno perse anche a causa di un’assenza ingiustificata delle istituzioni a difesa dell’economia regionale. Il nostro lavoro continuerà in Commissione Vigilanza, dove ad ogni seduta scopriamo che l’opera non è nota nemmeno alle forze di maggioranza, che sarebbero state propense anche a un’inversione del cantiere, facendolo iniziare da Roma alla Marsica, come avevo proposto e come sarebbe stato più utile a tutti”.

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