La Procura della Repubblica di Sulmona impugna la sentenza di primo grado che ha assolto, con formula piena, il sindaco di Rivisondoli (Giancarlo Iarussi), il suo vice (Roberto Ciampaglia) e l’avvocato dell’ente (Tania Liberatore). I tre erano stati assolti dall’accusa di tentata estorsione in concorso dal Tribunale di Sulmona. Oggi, invece, il procuratore, Luciano D’Angelo e il sostituto, Edoardo Mariotti, hanno presentato appello alla Corte d’Appello dell’Aquila.
Una storia, quella di Rivisondoli, che risale allo scorso anno. L’inchiesta investì i tre per una somma, di circa 20 mila euro, che sarebbe stata chiesta a una famiglia, originaria del napoletano, per chiudere una transazione riguardo un abuso edilizio che interessava una scala su suolo pubblico. A sostegno dell’accusa ci sarebbe una registrazione. I tre imputati vennero assolti con rito abbreviato dal gup del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco. L’incontro avuto con la famiglia napoletana, a detta della difesa, si svolgerà in Aula consiliare, alla presenza di altri amministratori e i tre avrebbero agito esclusivamente per l’interesse dell’ente, fornendo ampia documentazione al riguardo. La palla ora passa alla Corte d’Appello.
Commenta per primo! "Rivisondoli, si riapre l’inchiesta per abuso edilizio. La Procura va in Appello"