Rivisondoli, il Tar dà la sospensiva al Comune sulla “Montessori”. I soldi non torneranno al MIM

Il Tar del Lazio dà la sospensiva al Comune di Rivisondoli nel ricorso contro il Ministero dell’Istruzione del Merito. La vicenda riguarda i lavori di demolizione di un edificio pubblico per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia “Maria Montessori”. Struttura che avrebbe visto la luce grazie a un cospicuo finanziamento proveniente dal Pnrr, dal valore di 435.000,00 euro che il MIM aveva erogato a titolo di acconto a favore delle casse comunali del Comune di Rivisondoli.

Un finanziamento al quale il Comune era stato ammesso nel novembre 2022, salvo poi vederne la decadenza con tanto di esclusione dalla graduatoria. Il motivo? La modifica dell’edificio oggetto di intervento e la mancata produzione di documentazione probante circa la proprietà pubblica dello stesso. Tanto era bastato al MIM per richiedere indietro i soldi stanziati. Richiesta avvenuta lo scorso settembre, a due anni di distanza. Insomma, oltre i tempi ragionevoli, come evidenzia la sentenza del Tar, che rimanda all’art. 21-nonies l. n. 241 del 1990.

Secondo il Tribunale amministrativo, “non si ravvisano ictu oculi elementi che dimostrano l’asserita non veridicità delle dichiarazioni fornite dal Comune in sede di candidatura, posto che – come anche confermato nelle difese di parte resistente – dalla descrizione della proposta di intervento e dalle planimetrie allegate appare evincersi già originariamente l’edificio effettivamente interessato dal progetto, da destinarsi a scuola dell’infanzia”.

Insomma, a detta dei giudici non è possibile escludere con tutta evidenza la proprietà pubblica dell’edificio. I documenti agli atti atti, infatti, recitano piuttosto una serie di passaggi di proprietà, anche tramite cessioni volontarie, che hanno interessato lo stabile. A ciò si aggiunge “la non contestata evidenza del possesso e della disponibilità della medesima area da parte del Comune, nel corso degli anni destinata a funzioni pubbliche (asilo, centro culturale e foresteria)”.

Questi i motivi che hanno portato all’accoglimento della domanda cautelare, sospendendo il provvedimento del MIM che prevede la restituzione dei 435.000,00 euro già liquidati a titolo di acconto. Per la trattazione di merito del ricorso, il Tar ha fissato l’udienza pubblica il 7 gennaio 2025.

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  1. RIVISONDOLANDIA RVSUONDL

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