Ritorno tra i banchi: il liceo classico si affida alla “Madonna”

Gli studenti del Polo umanistico torneranno dopodomani tra i banchi, anche quelli del liceo classico Ovidio che, però, contrariamente a quanto annunciato e promesso, non rientreranno nella sede di piazza XX settembre. Per il quindicesimo anno consecutivo.

La dirigente, Caterina Fantauzzi, si affida e confida però nella “Madonna”, quella dell’Immacolata, perché l’obiettivo è quello di rientrare nella sede storica subito dopo l’8 dicembre.

“E’ un regalo che vorrei fare e mi vorrei fare per Natale – spiega la Fantauzzi – i lavori procedono e dovrebbero essere ultimati entro novembre. Si tratterà di fare poi il trasloco e si potrebbe sfruttare il ponte dell’Immacolata per farlo. O almeno mi piacerebbe riattivare almeno i laboratori”.

La ditta appaltatrice dei lavori, la Salvatore e Di Meo, dice d’altronde di essere a buon punto, anzi in anticipo rispetto alla consegna prevista per fine novembre. Ma il cantiere è solo una parte dell’opera: perché prima del trasloco bisognerà fare i collaudi che, però, il Comune si sta già muovendo per fare non appena saranno riconsegnate le chiavi.

Se non sarà la Madonna dell’Immacolata, comunque, sarà la Befana a portare in dono la sede storica del liceo Ovidio, anche se di promesse solenni finora ne sono state fatte fin troppe sulla scuola del cuore cittadino.

I lavori di adeguamento impiantistico (circa 1,3 milioni di euro), che seguono quelli dell’adeguamento sismico, potevano nei fatti essere conclusi prima: la burocrazia si è mangiata giorni preziosi per affidare un appalto che era già scritto e con le impalcature già montate. Come se non fosse bastata una lunga e tormentata storia per l’avvio dei lavori, tra progetti e ricorsi.

Il ritorno del liceo classico in centro storico, d’altronde, non  solo questione che riguarda gli studenti: da quel cuore pulsante alle spalle di Ovidio, infatti, dipende anche il ritorno alla vita della città antica.

3 Commenti su "Ritorno tra i banchi: il liceo classico si affida alla “Madonna”"

  1. Storie di ordinari ritardi sulmonesi.

  2. Di quale anno ?

  3. Affidarsi alla Madonna? Ma siamo seri? E chi parla è un’insegnante e dirigente scolastico…Non si rende conto di chi sono le responsabilità?
    Se non se ne rende conto e si affida alla Madonna che, peraltro se avesse certi poteri sarebbe già intervenuta, no?
    Credere a una cosa del genere, inoltre, se credente, sa di blasfemia

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