I problemi per Cogesa non terminano solo all’interno degli uffici della sede dell’ex Sviluppo Italia, dove la scorsa settimana i finanzieri hanno bussato alla porta per per conferire direttamente con il presidente del consiglio di amministrazione Nicola Guerra. La partecipata risulta in affanno anche per l’ordinaria amministrazione, come testimoniato e denunciato da cittadini, residenti, e titolari di locali commerciali di Sulmona, che di Cogesa è principale azionista.
E proprio i titolari dei ristoranti oggi sono rimasti in attesa per tutta la mattina del passaggio dei mezzi della società per il ritiro dei rifiuti porta a porta. Una variazione di calendario (l’ennesima durante l’anno, come segnalato) che ha cambiato le carte in tavola, con il ritiro dei rifiuti di plastica, metalli e vetro in luogo di quello dell’organico. Mastelli e buste della spazzatura, però, sono rimaste sull’uscio dei locali del centro storico non solamente la notte scorsa, ma anche tutta la mattinata odierna. Con il sole ad alimentare il tanfo e i turisti lungo corso Ovidio a fotografare bellezze e disagi. Per il ritiro della differenziata si sono dovute attendere le 14:00, dopo che i clienti hanno dovuto scegliere il ristorante nel quale mangiare in centro storico in base al menù e a quante buste o mastelli sporgevano fuori la porta.
Una situazione critica che ha portato uno dei vari titolari dei locali lungo corso Ovidio a contattare telefonicamente la società. Dall’altra parte del telefono, però, nessuno si è preso la briga di alzare la cornetta per rispondere. “E’ una questione igienica – spiega -. Davanti ai locali permane il tanfo dovuto dai rifiuti e non è un bel biglietto da visita per i turisti”.
A proposito di mastelli, continuano a piovere le segnalazioni di cassonetti giunti ormai a fine ciclo ma mai sostituiti da Cogesa. L’ultima “denuncia” a mezzo social arriva dai residenti di un condominio in via Giulia, con i cassonetti colmi e, soprattutto, rotti. Gli abitanti della palazzina da oltre un anno hanno segnalato alla partecipata la necessità di dover sostituire i mastelli, ma dagli uffici del nucleo industriale non è arrivata alcuna risposta, né tantomeno il rimpiazzo dei vecchi mastelli con quelli nuovi.
“E’ da un anno che nel mio condominio chiedono il cambio dei cassonetti – scrive un condomino su Facebook, taggando la pagina ufficiale di Cogesa -, già riparati più volte con mezzi di fortuna, uno scempio e una puzza indescrivibili. Dalla prossima settimana non dovrete nemmeno scomodarvi a entrare nel condominio, troverete L immondizia per strada insieme ai vostri cassonetti”.
E come mai non si è scritto nulla su questo problema da gennaio a maggio quando amministrava cogesa l’altissimo? Perché la domenica i secchi dei ristoranti e dei locali così come spesso la,scalinata dell’annunziata la vedevano tutti tratte chi non voleva vedere per enfatizzare il mito dell’altissimo e perché nei 5mesi dell’altissimo non ha provveduto lui a sostituire i mastelli ai condomini visto che il problema era segnalato da un anno? Perché sta storia del,cogesa sta diventando surreale per cui per mesi si sono scritte le epiche gesta dell’altissimo e sembrava che tutte le magagne fossero sparite adesso parte la narrazione della cattiva gestione come se in questi 5 mesi l’altissimo non fosse mai esistito . Cogesa ha tanti problemi certe narrazioni non aiutano
E basta co sto cogesa.ma una ditta di monnezza tutta sta attenzione.
Ha stato il cda che ogni giorno si sveglia e pensa come far fallire la,società e come non far funzionare il ritiro dell’immondizia e secondo me ha anche colpe sulla guerra in Ucraina sul caro vacanze sul caro carburante e sull’aumento dell’inflazione. Ridateci Gerardini che quando c’era lui arrivavamo puntuali anche i treni