Ritardi nella fornitura e nella sostituzione di strumenti (microifusori) per il controllo glicemico scaduti di validità e di garanzia. L’Associazione Peligna Diabetici torna a protestare per il disservizio e la carenza dell’organico del reparto di diabetologia dell’ospedale Santissima Annunziata di Sulmona appoggiata, questa volta anche dalla Fand (Associazione Nazionale Diabetici) e dal coordinamento delle Associazioni Diabetici della Regione Abruzzo. “Ritardo dovuto, forse, alle limitazioni delle risorse economiche- spiega il presidente Salvatore Del Boccio-, conseguenza di un non adeguato ‘accordo quadro’; al carico elevato di lavoro degli addetti; al mancato dialogo di raccordo tra i reparti interessati; non ultimo l’errato invio telematico delle richieste. Ma non giustifica il mancato interessamento del personale, addetto e preposto, di fronte un ritardo di oltre 120 giorni tra richiesta e arrivo del materiale”.
Appare ingiusto per l’associazione che i pazienti “debbano muoversi in proprio, nei labirinti burocratici dell’ospedale, per risolvere i problemi, sostituirsi a chi è preposto, soprattutto non devono elemosinare il diritto alla salute e non devono sentirsi debitoriverso la gentilezza dell’impiegato di turno che per ‘grazia ricevuta’ accellera la pratica”. E il disservizio non si ferma solo alle forniture ma va oltre coinvolgendo anche la carenza di personale: “solo due infermiere, per una media di 35 visite giornaliere e oltre 4.000 l’anno. Presenza che troppo spesso in caso di assenza per ferie, malattia e/o corsi di formazione si riduce a una sola unità (al punto che non riescono a rispondere alle chiamate telefoniche), nel reparto di una disfunzione fisica riconosciuta in crescita esponenziale e invalidante”.
Non resta per l’Apd che rivolgersi direttamente alla direzione Asl1 nel chiedere quale provvedimento intende prendere in vista del trasferimento del medico il primo giugno “dopo neppure 60 giorni dall’inizio del servizio nel reparto di diabetologia” e le motivazioni “per la mancata collaborazione del reparto della diabetologia con il servizio dietetico, nonostante sia stato concordato con la responsabile ma mai richiesto a pieno regime”. Ma la lista delel segnalazioni non finisce qui. C’è anche “la mancata richiesta di collaborazione con il chirurgo del piede diabetico per visite preventive, nonostante la presenza, nell’UOC di chirurgia Sulmona-Castel Di Sangro, dell’unica figura professionale (oltretutto validissima) ovvero il responsabile di Chirurgia rigenerativa; Centro di Vulnologia della chirurgia e cura del piede diabetico. Inoltre manca la figura professionale, cardine, nella prevenzione delle complicanze del piede diabetico ossia il Podologo”.
Che sia “porto di mare” o “alla deriva”, l’Apd chiede in sintesi quale destino aspettarsi per il Santissima Annunziata.
S.P.
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