Una nottata turbolenta quella scorsa, tra liti, risse e danneggiamenti ad opera, sembra, dello stesso gruppo che si è scontrato più volte durante la serata. I primi scontri si sono registrati a tarda notte in un bar di fronte a palazzo Annunziata: un appuntamento fisso della “movida” sulmonese, quella che beve e spende il suo tempo a darsele di santa ragione. Una testata e poi un cazzotto, il sangue e la scena di rito che si è ripetuta poco più tardi in piazza XX settembre. Protagonisti un gruppo di giovanissimi, tra cui un venticinquenne di origine albanese che poco più tardi, verso le tre della notte scorsa, se l’è presa con la porta-vetrina di un locale di Vico del Vecchio. Qui senza apparente motivo, se non quello di sfogare la sua rabbia e i fumi dell’alcol, ha sferrato un calcio su una porta di sicurezza del locale che in quel momento era chiuso al pubblico, ma dove c’erano dentro i proprietari e lo staff.
Sono stati loro, sentito il botto che ha distrutto la vetrina, a rincorrerlo e a chiamare la polizia che poco dopo lo ha raggiunto ed identificato, trasportandolo in ospedale. Il giovane, infatti, in evidente stato confusionale era tumefatto di botte, frutto evidentemente della nottata brava a fare risse.
La polizia sta ora cercando di capire cosa ci sia all’origine delle risse, probabile questioni di soldi e droga. Al momento non risultano denunce.
movida? in tutto il mondo,in rispetto del luogo/zona/territorio sono previsti degli orari per la somministrazione di bevande alcoliche,caciara in generale…nelle localita’ turistiche ad altissima offerta di vita notturna” movida “comunque si rispettano le regole,illuminante Barcellona…nel nostro borgo piu’ che “movida” alcol e sostanze non autorizzate,in assenza di regole e controlli,qui si pensa che con la vendita qualche birretta in piu’ si aumenta il pil,il benessere economico del territorio…si cerca solo di giustificare l’ingiustificabile.