Sono state condannate a trenta giorni di reclusione (la cui pena è sospesa poiché incensurate) e a cinquemila euro di risarcimento più un rimborso spese di tremila euro le quattro ragazze protagoniste di una rissa nei pressi di un locale, in via Carrese a Sulmona. I fatti risalgono al febbraio 2020, quando le giovani (all’epoca dell’età di 24, 26, 28 e 34 anni) hanno dato vita a una colluttazione in piena notte, alle 4:15, proseguita anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Le ragazze erano state citate in giudizio per minacce, rissa e schiamazzi. E se per i primi due capi d’imputazione non è stato possibile procedere per mancanza di querela, diverso il discorso per quanto riguarda il disturbo della quiete pubblica.
La sentenza, in sede penale, è arrivata oggi da parte del giudice Concetta Buccini, del Tribunale di Sulmona. In sede civile, invece, i gestori del locale erano stati già condannati in passato ad un rimborso di 40.000 euro.
Una sentenza destinata a mettere il punto sulla movida in centro storico, come dichiara Teresa Nannarone, avvocato della parte offesa. “Questa sentenza mette il punto sulla vivibilità notturna in centro storico – spiega l’avvocato Teresa Nannarone -. Bisogna far capire che il centro storico non è terra di nessuno. Con la condanna in sede penale si fa capire che anche gli avventori vengono puniti se superano il limite, e non solo i gestori dei locali. Ben vengano i gestori che, invece, fanno rispettare le regole all’interno ma anche all’esterno delle proprie attività”.
Chi sono queste signorine? 😂
Con che criterio vengono mensionati i nomi delle persone condannate ad un processo?vale la solita regola del chi si e chi no?chiedo per un amico
“Giovanissime” di 24, 26, 28 e 34 anni!
Adesso l’adolescenza è fino ai 49, ai 50 si entra nella fase adulta.
Allora ragazzi andate tutti a Popoli dove la movida non e’un problema. Ma poi attenti al ritorno perche il pericolo saranno gli incidenti stradali
Qual è il criterio per la pubblicazione dei nomi? In alcuni articoli sì in altri no.