Erano accusati di lesioni gravissime per aver massacrato di botte cioè, la sera del 29 dicembre del 2012, un quarantanovenne all’interno e all’esterno del pub Black Bull di piazza Capograssi. Pugni, calci e sgabellate, che causarono alla vittima diversi giorni di prognosi ed un intervento chirurgico maxillo facciale estremamente delicato.
Marco Quattrociocchi, Gaspare Bonomo e Luca Del Sarto, sono stati però assolti giovedì scorso dal giudice del tribunale di Sulmona, i primi due per non aver commesso il fatto, il terzo per difetto di imputazione.
I tre erano stati raggiunti qualche mese dopo i fatti da misure cautelari dell’obbligo di firma e quello di dimora, nonostante i carabinieri avessero chiesto per loro l’arresto.
La rissa era stata furibonda, con l’aggravante di essere scoppiata, verso le due di quella notte, per futili motivi: ovvero uno sguardo sbagliato, un bicchiere di troppo e probabilmente qualche vecchio dissapore irrisolto.
Un lungo processo che si è risolto con l’assoluzione dei tre, difesi dagli avvocati Stefano Michelangelo e Piercarlo Cirilli (Quattrociocchi), Alessandro Margiotta (Gaspare Bonomo) e Uberto Di Pillo (Luca Del Sarto).
Quindi si è fatto male da solo? Poi 7 anni per una sentenza.