Il liceo “Enrico Fermi” di Sulmona si prende la medaglia d’argento, tra i migliori licei scientifici a indirizzo Tradizionale della Provincia dell’Aquila secondo Eduscopio. La scuola sulmonese, nelle sezioni dove è previsto anche lo studio del latino, ha totalizzato 67,1 FGA, piazzandosi alle spalle del “Bafile” dell’Aquila (75,89) e davanti al liceo scientifico “Vitruvio Pollione” di Avezzano”, terzo in Provincia con 64,86 FGA. Quarto posto per il “Patini” di Castel di Sangro (61,08) che precede il liceo scientifico di Carsoli (58,71).
Lo studio del gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.326.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2017/18, 2018/19, 2019/20) in circa 7.850 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie. In parole povere, la ricerca condotta da Eduscopio fornisce un quadro chiaro sul rendimento universitario degli studenti di ogni scuola d’Italia.
Un balzo in avanti in classifica per il “Fermi”, che nonostante l’indice FGA più basso rispetto allo scorso anno (70,3) resta la scuola secondaria di II grado con FGA più alto della Valle Peligna. Il liceo sulmonese si colloca al nono posto tra i licei scientifici a indirizzo tradizionale abruzzesi, dove a guidare la classifica c’è il liceo “Spaventa” di Atessa, con un indice FGA di 71,11.
Ma cos’è l’indice FGA sulla quale poggia l’intera classifica? Esso non è altro che l’indicatore che tiene conto sia della bravura che della rapidità degli studenti nel superare gli esami nel proprio percorso universitario. Coerente con la posizione anche la media voti degli esami universitari degli ex studenti del “Fermi” (26,04) che si posizione al secondo posto in Provincia, sempre dietro al “Bafile” (27,08) e davanti al “Vitruvio Pollione” (25,76).
La grande sorpresa arriva dal liceo scientifico indirizzo scienze applicate, dove gli studenti sostituiscono lo studio del latino con fisica e informatica dal primo anno. A comandare la classifica, in Provincia dell’Aquila, con un indice FGA di 62,81, è il “Patini” di Castel di Sangro. L’istituto altosangrino si piazza davanti al “Bafile” (62,35), al “Fermi” (61,42) e al “Vitruvio Pollione” (57,12). A dimostrazione che non bisogna per forza essere grandi per raggiungere grandi risultati.
Più complesso il discorso per quanto riguarda il liceo Classico “Ovidio”, che con un indice FGA di 60,12, si piazza dietro ai “cugini” della Provincia dell’Aquila. In testa c’è “Cotugno” dell’Aquila (65,97 FGA), mentre al secondo posto si posiziona il “Torlonia” di Avezzano (62,02 FGA). Per quanto riguarda i liceo delle Scienze Umane, a guidare la classifica in Provincia dell’Aquila c’è “Croce” di Avezzano con un FGA di 50,58; segue il “Vico” di Sulmona (48,53 FGA) che supera il “Cotugno” dell’Aquila (45,97 FGA). Sempre il “Croce” guida la classifica dei licei Linguistici in provincia, con indice FGA pari a 62,29. Il “Cotugno” guadagna il secondo posto (53,7 FGA) a discapito del “Vico” (%50,9 FGA). Non disponibili, invece, i dati sui licei Artistici.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici, invece, nell’indirizzo economico l’indice FGA più alto è segnato dall'”Argoli” di Tagliacozzo (42,25), seguito dal “Galilei” di Avezzano (40,94) e dal “Rendina” dell’Aquila (40,66). Fuori dal podio i due istituti peligno -sangrini “Di Nino” (38,86 FGA) e “Liberatore” (33,09). Niente medaglie anche nell’indirizzo tecnologico, nonostante l’ITI “De Vinci” di Pratola Peligna faccia registrare un FGA di 40,55. A comandare la classifica è il “Galilei” (59,7 FGA). Seguono gli istituti aquilani “Da Vinci-Colecchi” (49,05 FGA) e “Amedeo d’Aosta” (44,3 FGA).
Il dato tenuto in considerazione per gli istituti professionali è quello dell’occupazione. Nel settore dei servizi vola il “De Panfilis” di Roccaraso, con un indice occupazionale del 42,86%, secondo solo al “Da Vinci-Colecchi” (44,58%). Bene anche il “Serpieri”, dislocato tra Avezzano, Pratola Peligna e Castel di Sangro, con un indice occupazionale del 38,23%. L’indirizzo industria e artigianato premia, come miglior scuola della provincia, il “Liberatore” di Castel di Castel con un indice occupazionale del 38,89%. Dato più alto anche del “Majorana” di Avezzano (34,42%).
Numeri, insindacabili per molti, che si basano sulle performance degli ex alunni ma troppo freddi per raccontare la mission reale della scuola. Ossia creare un sapere critico, che non per forza coincide con il mercato del lavoro. Per questo motivo, quello di Eduscopio è un lavoro incentrato sulle capacità performative. Insomma, due strade ben diverse. Due rette che non sempre si incontrano: quella più fredda, e distaccata, dello studio e della formazione, e quella dell’occhio critico e della disamina. La prima analizzabile, la seconda applicabile.
Facciamo studiare il latino in tutte le scuole, simbolo di quell’italianità che partendo da Roma ha dato cultura e sviluppo in tutta l’europa, il mediterraneo, il nord-africa.
Così non avremo più modo di dire se in una scuola si studia latino oppure no.
Bravissimi ragazzi e bravissimi i dicenti