Rischio valanghe, strada chiusa verso Fonte Romana. De Chellis: “Aree interne abbandonate”

Il pericolo slavine isola Fonte Romana. L’allerta valanghe sbarra il passo lungo la Strada Provinciale 54, chiusa dalla stessa Provincia dallo scorso 24 dicembre. Uno stop, dal chilometro 1+500 al chilometro 8, che dalla vigilia si protrarrà fino al 2025, ovvero quando vi sarà il ripristino delle condizioni di viabilità in sicurezza lungo la tratta.

Una decisione che “sequestra” la famiglia De Chellis, con un’attività storica nel settore della ristorazione, collocata proprio a Fonte Romana. “E’ una situazione paradossale – commenta Gino De Chellis -. La Provincia ha detto di avere lo spartineve, ma al momento è rotto. La decisione presa ci penalizza. Allora non dovrebbe essere aperta neanche la strada verso Sant’Eufemia a Maiella, visto il pericolo delle slavine. E’ un’ulteriore prova di un Abruzzo interno abbandonato. Così come siamo abbandonati noi cittadini che paghiamo le tasse”.

Paradossale è anche l’apertura “a metà” da parte della Provincia. Infatti, dal bivio di Passo San Leonardo, è possibile arrivare verso Rocca Caramanico, ma non verso Fonte Romana. “E’ una strada dove non prende il telefono – denuncia De Chellis -. Dove non c’è segnaletica, ma solo cumuli di neve. Se qualcuno di perdesse, non passando alcun veicolo, come potrebbe contattare gli aiuti?”.

Al momento sulla Majella vige l’allerta arancione. A diramare il bollettino, la scorsa settimana, è stato il Centro Funzionale d’Abruzzo della Protezione Civile . La criticità è moderata per le meteonivozone Gran Sasso Est, Gran Sasso Ovest, Majella e Parco Nazionale d’Abruzzo. E tale sarà anche nella giornata di domani. La Regione ha dichiarato la “fase di attenzione” per le aree interessate dall’allerta arancione, come previsto dal Sistema di Allertamento Regionale Multirischio. Questa fase resterà in vigore fino al termine all’ultimo giorno dell’anno, salvo aggiornamenti o nuove comunicazioni operative Nel bollettino diramato dalla Regione, si legge che “le valanghe attese potrebbero interessare zone antropizzate, incluse aree normalmente non esposte al pericolo. Si tratta prevalentemente di eventi di media o elevata intensità, che potrebbero causare danni moderati a edifici, interruzioni della viabilità, isolamento temporaneo di aree circoscritte e limitazioni all’utilizzo di piste sciistiche. Gli effetti potrebbero essere più gravi in contesti particolarmente vulnerabili”.

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