L’allarmismo non serve e non è neanche opportuno, ma l’accensione del quarto focolaio in Valle Peligna nel giro di pochi giorni è la dimostrazione, dicono anche gli addetti ai lavori, che il virus è di nuovo in circolazione sul territorio. E questa volta non c’è il lockdown, non per il momento per fortuna, ad arginare i contagi: fermare la diffusione del Covid è quindi un compito che è affidato in gran parte ai comportamenti di tutti, al rispetto delle regole, alla prudenza soprattutto. Più di quanto possa fare lo sforzo notevole del servizio di prevenzione della Asl.
E’ per questo che anche alla luce della nuova ordinanza nazionale, che impone la mascherina dalle 18 alle 6, lì dove non è possibile rispettare le distanze di sicurezza, la questura dell’Aquila ha disposto controlli serrati nei prossimi giorni.
A dire il vero le forze di polizia hanno cominciato già l’altra sera a Sulmona a fare opera di “convincimento”, inviti, più che sanzioni, a rispettare le regole e ad indossare soprattutto le mascherine nelle zone del centro storico, quelle più soggette in questi giorni, per la presenza di molti turisti, a più facili assembramenti.
Un’operazione di controllo che si farà più intensa nel fine settimana, quando agli inviti si sostituiranno le sanzioni: la movida del sabato, in particolare, è l’osservata speciale in questa fase, quando il drink di troppo fa allentare le briglia e potenzialmente innescare un rischio di contagio a catena.
Rischio elevato in questa fase, perché i focolai in essere sul nostro territorio, tre di fatto sconosciuti nel tracciamento e uno solo (quello della festa del 22 luglio) assestato, fanno riferimento nella maggior parte dei casi a giovani, quelli cioè che più animano la vita notturna. Attualmente, con il Ferragosto di mezzo che ha aumentato le relazioni sociali, la portata di questi tre focolai ancora attivi non è quantificabile.
Un’idea si comincerà ad averla nelle prossime ore quando cominceranno ad arrivare i primi esiti dei tamponi sul focolaio di Ferragosto, ma prima di dirsi al sicuro o quasi, bisognerà aspettare almeno una settimana, sempre che nel frattempo non si aprano nuovi fronti.
Di qui l’operazione di controllo e vigilanza che sarà intensificata in questa delicatissima fase in Valle Peligna: le sanzioni per chi non rispetta le regole vanno dalle 400 alle mille euro di multa e, nel caso di attività commerciali, possono portare anche alla chiusura dei locali.
Non ne va solo del portafoglio, però, ma anche e soprattutto dell’incolumità della collettività.
E ci risiamo ….sempre movida,sempre i locali….ma fiere,fierucce e street food mica li annullano …vergognoso….
Pienamente d’accordo!
Vogliamo parlare anche del mercato in piazza Garibaldi dove un bel po’ di gente non indossa le mascherine e molti ambulanti prendono e fanno prendere a tutti frutta e verdura senza guanti…Poi ci sono i venditori dell’ usato che creano assembramento e non indossano mascherine . Qualche controllo non guasterebbe