Sono iniziati oggi i lavori di riqualificazione del centro storico contenuti nel Piano Triennale delle opere pubbliche. In particolare si interverrà da Piazza XX Settembre a Corso Ovidio dal civico 162 al 217, dal civico 133 al 160, nella porzione di via Mazara fino al civico 13 e nella villetta di Piazza del Carmine. A Piazza del Carmine nello specifico sarà realizzata una nuova pavimentazione con lastre di porfido e saranno collocati nuovi arredi urbani – cestini e panchine -, verrà spostata la fontanella più al centro e ci sarà una rimodulazione del verde oltre che il taglio dello storico pino presente.
L’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci spiega che si è deciso per il taglio dell’albero perché l’inclinazione di questo comincia a destare qualche preoccupazione. Ad ogni modo la decisione ha tutte le autorizzazioni del caso oltre che essere stata presa di concerto con la Soprintendenza.
“Gli interventi, che dureranno circa un mese e mezzo – dichiara ancora l’assessore Angelucci – riguarderanno soprattutto il rifacimento della pavimentazione con cubetti di porfido in diversi punti, la sistemazione di nuovi arredi urbani in massello di travertino, come panchine, cestini per i rifiuti e fioriere. Saranno sostituite le lampade al sodio con proiettori al led. Un nuovo look che coinvolgerà anche piazza XX Settembre”.
L’importo complessivo dei lavori è di circa 300 mila euro e secondo l’assessore: “Consentiranno anche una migliore fruizione degli spazi da parte di turisti e cittadini, nell’ottica di una valorizzazione e salvaguardia del centro storico, caratterizzato da un importante patrimonio storico e architettonico”.
Non mancano però le prime note di contrarietà, come quelle della consigliera di minoranza Elisabetta Bianchi che sul suo profilo Facebook fa notare: “Un progetto incomprensibile che prevede una diversa distribuzione degli spazi verdi, lo spostamento della fontanella ed un nuovo, discutibile allestimento degli arredi urbani nonché l’eliminazione delle piante ora presenti ivi compreso il pino che svetta sull’acquedotto medievale. Al momento manca la progettualità e la gara sulla sistemazione del verde, per cui l’area, che perderà inesorabilmente i suoi connotati, verrà restituita spoglia”.
Savino Monterisi
meglio come è adesso, e mi raccomando alla fontana! non so perchè ma temo che faranno uno schifo…
come la corazzata potemkin di fantozzi sto progetto mi pare una cagata pazzesca di squallore assoluto. Si può dire? Ma chi le pensa sa pensate a Sulmona?
Guardiamoci da questi arruffoni. Lasciate tutto com’è. I vostri interventi sono solitamente dannosi
Non tagliate l’albero ma risistemate l’area attorno.
È una sciocchezza.
Un sulmontino che vive lonTano.
risaputi gli interessi particolari,la ditta incassa e distribuisce..in base alle importanze delle inclinazioni….il pino sara’ spostato all’abbazia dello spirito del santo,associazione e fontanella permettendo,patrimonio dell’umanita’?facciamo ridere il mondo intero,fruizione di che,di chi?
tutto deve rimanere così come è?. immobilismo totale, basta spostare una semplice. fioriera e subito i vari soloni gridano allo scandalo. voi che criticate tutto proponete idee nuove fattibili
bene,volendo bastava indire un concorso a costo zero per la riqualificazione ,dove professionisti,aziende,specialisti ecc della ricerca,progettazione,qualificazione,
funzionalita’,costruzione dei spazi urbani,presentavano delle idee complessive per una nuova definizione estetica e funzionale di tutti gli spazi pubblici cittadini,….poi scelto il migliore in base alla qualita’ e soprattutto nella visione generale dei costi/benefici,(eventuali sponsor /benefettori) si finanziava ,naturalmente nella logica delle priorita’ eventuali lotti…altro che inclinazione,o no?
HA PIENAMENTE RAGIONE LA CONSIGLIERA BIANCHI. SOLDI PUBBLICI SPRECATI, SPESI MALISSIMO. LASCIATE TUTTO COM’E’. VERRANNO TAGLIATI ALBERI CHE NON SONO PERICOLANTI O PERCOLOSI. DOVE SONO I VERDI? UNA VOLTA SAREBBERO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE. IL GIROTONDO DI POPOLO NON E’ SERVITO A FAR RIFLETTERE UN’AMMINISTRAZIONE DI INCOLTI LONTANI DAL SENTIRE DELLA GENTE. L’AMMINISTRAZINE NON PUO’ DISINTERESSARSI DELLA VOLONTA’ POPOLARE.