Riorganizzazione degli uffici: ping pong a Palazzo

Il documento sembra sia rimbalzato almeno un paio di volte tra gli uffici della giunta e quelli tecnici, come fosse una pallina da ping pong. Perché il cerino acceso, o meglio la patata bollente, nessuno sembra volerla custodire. Anzi manutenere. Il principale motivo del contendere a palazzo San Francesco, infatti, sembra essere proprio la voce delle manutenzioni. Nessuno le vuole fare o meglio nessuno se ne vuole assumere la responsabilità. Con i dirigenti che continuano a fare scarica barile e orecchie da mercante.

Il servizio andrebbe secondo la nuova macro, necessaria – quanto in ritardo – dopo l’arrivo del nuovo dirigente Domenico Giannetta, alla terza ripartizione, quella insomma dei lavori pubblici. Ma qui, lamenta il dirigente Franco Raulli, non c’è abbastanza personale. E a vedere dallo stato di avanzamento delle opere pubbliche, c’è da crederci. Poco personale anche per la gestione del Suap dove convergono anche tutte le autorizzazioni per il pubblico spettacolo e il commercio che sulla carta, nella macro approvata a dicembre del 2022 ed entrata in vigore da gennaio dello scorso anno, dovrebbero rientrare in realtà nelle competenze della quarta ripartizione. Se non fosse che chi ne è a capo, Domenico Giannetta, essendo anche a capo della polizia municipale è incompatibile per la nuova normativa: controllore e controllato, infatti, dice la legge, non si può essere. Insomma il rilascio di un permesso per un evento, non può essere rilasciato da chi poi, quel piano, deve verificare se sia stato attuato nel modo corretto e senza violare la normativa. Di qui è iniziato il “gioco delle figurine”, un po’ come quello che si faceva una volta all’oratorio prima dell’arrivo delle play station: io ti do un servizio, tu me ne dai un altro. E che, poi, però, non tutti sono d’accordo sul peso di ogni “figurina rara”.

Una piccola rivoluzione, in tal senso, l’aveva avviata l’ex assessore Elio Accardo che, in vista del necessario e obbligato cambio di caselle, aveva previsto di fare un’analisi dei carichi di lavoro di funzionari e dirigenti. Per vedere insomma chi poi davvero produceva e lavorava e chi, invece, si dedicava con particolare passione solo alla “regola del 2%”, ovvero la quota di progettazione extra che viene riconosciuta ai dipendenti che istruiscono professionalmente una pratica (una progettazione per un’opera pubblica, ad esempio).

Poi Accardo se ne è andato e il palazzo è restato. Con le sue sempiterne regole zaloniane del posto fisso.

7 Commenti su "Riorganizzazione degli uffici: ping pong a Palazzo"

  1. Aveva ragione Accardo sulla”regola del 2%” ed una macroarea non può derogare alle leggi nazionali riguardo alle incompatibilità (Anac e Consiglio di Stato). Se poi ci mettiamo anche il fatto che i dipendenti della 3 ripartizione sono gli stessi da 4/5 anni a questa parte perché dovrebbero reclamare più personale? Forse perché non ce la fanno a stare dietro al 2% ? Accardo docet!!!

  2. Nen se ne può chiù….ma il Capo Supremo….ne sa qualcosa di quello che accade?

  3. Cittadino non prevenuto | 28 Maggio 2024 at 09:12 | Rispondi

    Da cittadino/professionista frequentatore da anni del Comune,e senza addentrarmi troppo nel merito di questioni e dinamiche intrise sicuramente anche di interessi di tornaconto personali e che solo gli Insider possono conoscere, posso purtroppo prima di tutto notare l’impoverimento del numero degli impiegati presenti soprattutto all’ufficio tecnico e nella polizia locale che una volta erano molti di più .
    Per lo meno finalmente si è risolto il problema della dirigenza della Polizia Locale alla quale figura però sono state attribuite anche altre funzioni dirigenziali ( 4^) per cui mi sembra corretto poter attribuire altri compiti compatibili con le leggi.

  4. Il fustigatore | 28 Maggio 2024 at 09:14 | Rispondi

    Questi sono poi i problemi di questa Amministrazione completamente inefficace. Le armi di distrazione di massa, come i convegni sulle tematiche più variegate e i giochini per bimbi belli sulle pubbliche piazze a chi è a cosa servono, se la macchina amministrativa non cammina??
    E I problemi veri si incancreniscono.
    Ma la delega al Personale non è in capo al Sindaco?

  5. Il fustigatore | 28 Maggio 2024 at 09:20 | Rispondi

    Accardo che abbandona (manager di un marchio nazionale importante) è la prova provata di una mancanza di indirizzo e dirigenza capace di questa Giunta e del suo Capo.
    Il prossimo sarà Berardi a gettare la spugna…..

  6. Citta’ ingovernabile.La macchina amministrativa non funziona
    Il problema e’ tutto li’

  7. francesco.valentini1935 | 29 Maggio 2024 at 16:31 | Rispondi

    Le cose non vanno e la colpa va sempre attribuita,alla mancanza di personale:oraganici sempre sguarniti ma l’impressione vigente dice invece che le assunzioni non mancano.Forse difettano le menti organizzative:e quando “manca il manico” la nave va a picco e,con lei,la Citta’ ( ho voluto usare ancora la lettera maiuscola per spirito di patria ma….i supremi Reggitori fanno finta di niente).

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