Il nuovo anno si avvicina e con esso anche l’aumento, come da tradizione, del pedaggio autostradale. “Un problema che si trascina dal vecchio governo Gentiloni- tuona il consigliere regionale Maurizio Di Nicola-. Nè quel governo nè tantomeno l’attuale, nonostante i proclami di Toninelli, hanno fatto nulla per risolverlo. Come sempre accade nelle varie gestioni italiane, ci si accorge del problema quando ormai è troppo tardi”.
Il classico problema che si ripercuote sugli abruzzesi e la visione di Di Stefano si accosta a quella del gestore “che da tempo segnala la necessità di intervenire” prosegue Di Nicola nell’aggiungere, inoltre, che “Ancora una volta i collegamenti tra l’Abruzzo e Roma sono messi in difficoltà. Il problema dello spostamento del terminal bus dal piazzale Tiburtina, non è stato assolutamente risolto nonostante quello che continuano a sbandierare la Raggi e i Cinque Stelle. Per tale motivazione oggi ci troviamo con l’ennesima stangata annunciata da tempo. L’aumento del quasi 20% del pedaggio autostradale sarà un danno incalcolabile per l’economia abruzzese, che avrà effetti negativi soprattutto per quanto concerne il trasporto dei lavoratori pendolari – che ogni giorno si recano nella capitale – e sul trasporto merci”.
Così l’invito al governo affinché intervenga “nelle scadenze nazionali, così come il governo regionale dovrebbe far sentire chiara e forte la propria voce per un sacrosanto diritto degli abruzzesi a non vedersi ulteriormente danneggiati. Ancora una volta questo Abruzzo dimostra di contare nulla a Roma” conclude.
La questione rincari è diventata una delle battaglie dei sindaci di Abruzzo e Lazio i quali hanno già avuto modo di esprimere il proprio dissenso attraverso diverse manifestazioni. Il pensiero del governo attuale, del ministro Toninelli e della senatrice peligna Gabriella Di Girolamo è ovviamente diverse da quello di Di Nicola. I due infatti non hanno nascosto, in note passate, il loro pensiero che punta il dito non solo contro Autostrada dei Parchi, ma anche contro i governi precedenti.
S. P.
Morale, se ho ben capito, meglio parlare d’altro (i governi del passato, per esempio) che affrontare i problemi veri, quelli di oggi, dalle tariffe ai fondi per gli interventi di manutenzione.
Ma quando la finite di parlare inutilmente?
bisognerebbe fare uno sciopero del pedaggio, vediamo se poi chi di dovere inizia a riflettere seriamente sulla questione.