Riforma Consorzi di bonifica, stoppata la Legge in Regione

La riforma dei consorzi di bonifica targata Lega Nord si è dissolta di fronte alla evidenti lacune con la quale era sta concepita. “Una legge definitivamente affossata dalla Commissione Agricoltura che ieri ha visto la maggioranza soccombere nuovamente alle richieste del centrosinistra  che ha evidenziato le ragioni di una riforma sbagliata che rischiava di danneggiare ulteriormente il comparto dell’agricoltura – spiegano il capogruppo del Pd Silvio Paolucci e il primo firmatario della proposta di legge, Dino Pepe”.

Dopo aver presentato un proprio testo alternativo, il centrosinistra ha infatti incalzato la maggioranza di centrodestra, che visti i 19.000 emendamenti presentati dalla minoranza, non ha potuto far altro che rinviare la discussione del testo aggiornandola al prossimo martedì. “Abbiamo posto le basi – scrivono i due consiglieri regionali – per addivenire ad un nuovo testo che sarà necessariamente diverso da quello targato Lega Nord e che, se vorrà trovare una celere approvazione, non potrà che tener conto delle richieste del centrosinistra: il coordinamento all’Anbi Abruzzo (Ass. Nazionale delle  Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari) delle funzioni che i cinque Consorzi abruzzesi devono svolgere in forma associata in modo da ottenere economie; una maggiore rappresentanza agli associati dei Consorzi che rappresentano il mondo agricolo; affidare alle istituzioni regionali esclusivamente una funzione di controllo del loro operato e non di governo degli stessi; usare le competenze dei Consorzi anche a sostegno di attività di monitoraggio e controllo svolte dagli enti locali, a partire dai comuni, soprattutto in campo ambientale e di rischio idrogeologico”.

“Si tratta per noi di un risultato importante in quanto le nostre proposte sono risultate più aderenti e migliorative del testo dell’assessore Imprudente – dicono Pepe e Paolucci – La battaglia continuerà in Commissione e in Aula in quanto siamo convinti che i Commissariamenti dei Consorzi siano un offesa all’autogoverno degli stessi Consorzi e degli agricoltori. Il nostro unico obiettivo è quello di realizzare un testo più vicino alle esigenze del mondo agricolo abruzzese. Alla fine di questo percorso sembrerà molto più chiaro che la destra ha avuto come chiodo fisso solo la questione del commissariamento. Ringraziamo tutti i colleghi del centrosinistra che hanno sottoscritto il nostro testo e tutti i gruppi di opposizione che su questo tema hanno dimostrato sensibilità”.

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