“È chiaro ormai che l’incendio che sta devastando il monte Morrone è colpevolmente alimentato dai ritardi irresponsabili di enti e istituzioni, dalla assoluta mancanza di un piano regionale adeguato di prevenzione incendi, dalla evidente impreparazione di fronte alla emergenza e dai torbidi e diffusi interessi che ruotano intorno alla privatizzazione delle calamità”.
Rifondazione Comunista interviene sul disastro del Morrone “Un quadro desolante reso drammatico dall’azione di veri e propri criminali che, pare agiscano seguendo un disegno sistematico come dichiarato dallo stesso procuratore Bellelli”.
La critica non attende tempo e incalza “Una destrutturazione criminosa è stata quella del Corpo forestale dello Stato, che gli stessi vertici della protezione civile, arma dei carabinieri e vigili del fuoco hanno ammesso richiamando d’urgenza il personale “esperto” degli ex forestali per coordinare le squadre di volontari. Di fatto un atto di resa delle istituzioni dinanzi all’emergenza”.
Una dissoluzione dei sistemi di prevenzione ed emergenza, il quadro dipinto da Rifondazione, che aggiunge “colpevolmente perseguiti tanto da centrodestra che da centrosinistra con la scusa della mancanza di soldi. Soldi che per aiutare le banche, poi, li trovano sempre”.
Dfiniscono clamorosa e inadeguata la Regione ricordando come la protezione civile nazionale aveva denunciato a giugno l‘impreparazione della nostra regione vista la mancanza in Abruzzo di una flotta aerea contro gli incendi boschivi. “Solo grazie alle denunce del Forum dei Movimenti per l’acqua, Nuovo Senso Civico e dei sindacati è stata firmata una misera convenzione con i Vigili del Fuoco. Da 0 si è passati a 1 elicottero”
A D’Alfonso la critica più aspra “È ridicolo che D’Alfonso pontifichi di cambiamento climatico nel mentre il suo Masterplan è un manifesto della preistoria delle infrastrutture, per la mole di investimenti su impianti di risalita e su opere non prioritarie, inutili, costose e in zone a rischio. Ci sono tanti esempi che evidenziano come l’intero Masterplan, in gran parte, al posto di prendersi cura del territorio (unica vera opera pubblica) è strutturato per continuare a ferire il territorio sprecando risorse”. E proseguono “sconcertanti a disastro in corso le supercazzole e le forzature del presidente D’Alfonso sui rimboschimenti veloci, vietati per legge nei 5 anni successivi agli eventi proprio per disincentivare il business delle piantumazioni boschive. Appare inquietante che il vertice delle istituzioni regionali non si accorga, così facendo, di correre il rischio di alimentare gli appetiti criminosi
Il pensiero e il ringraziamento va all’autorganizzazione popolare “lo spirito della nostra gente ha lavorato per contenere i danni e non si dovrà mai smettere di ringraziare tutti coloro che sono saliti in montagna rimboccandosi le maniche”. Il plauso va anche ai lavoratori delle organizzazioni (vigili del fuoco, protezione civile, ) impegnati senza tregua e con scarsi mezzi. L’augurio è che arrivi la pioggia che forse chiuderà questa immane catastrofe, ma che “non assolve Governo e Regione dalle proprie inadeguatezze e scelte scellerate”.
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