Riflessioni sul gran rifiuto di Pietro Da Morrone. Un libro sul “casus belli” Celestino V

“Un’abdicazione che suscitò grande scandalo ai suoi tempi e continuò ad essere oggetto di diatriba nei secoli successivi anche grazie allo zampino di Dante Alighieri”. Le dimissioni di Celestino V che il 13 dicembre 1294 “fece per viltade il gran rifiuto”, uno spaccato di vita di Pietro Da Morrone ancora oggi spunto di riflessioni per “ridiscutere la questione dantesca”.

Questa la finalità dell’opera La rinuncia di Celestino V: un casus belli dei canonisti, il libro a cura di Stefania Di Carlo, Ilio Di Iorio, Giulio Greco e Elena Pulega che giovedì 1 agosto alle ore 17,30 verrà presentato nella chiesa della Rotonda di San Francesco a Sulmona.

Organizzato nell’ambito delle manifestazioni legate alle Capitali della Pace promosse dalla Fondazione Carispaq, l’evento presenterà al pubblico il volume edito da Spazioarte, 16° libro del “corpus celestiniano” iniziato nel 2000. Oggetto dell’opera le traduzioni commentate sui testi latini di Pietro di Giovanni Olivi e di Egidio Colonna curate dalla professoressa Stefania Di Cesare docente di storia della chiesa antica e medievale dell’istituto superiore di scienze religiose Fides et ratio dell’Aquila e dal docente di teologia all’università Cattolica di Milano, professore Giorgio Greco. Oltre alle traduzioni della professoressa Elena Pulega e del professore Ilio Di Iorio, latinista scomparso nel 2017, grande studioso di Publio Ovidio Nasone.

Un libro dedicato al compianto capitano del borgo Pacentrano Luigi Di Cesare che tanto si è prodigato nel valorizzare la figura di Celestino V anche grazie alla collaborazione della professoressa Di Carlo alla quale lui stesso chiese di scrivere il copione del Decreto di nomina. Testo alla base di uno famoso spettacolo teatrale che, messo in scena prima sul Morrone e poi all’Annunziata, è stato riproposto anche in televisione, su La7 e su Atlantide.

Dopo l’inaugurazione dell’esposizione di Luciano Fagagnini, la presentazione dell’opera alla quale parteciperanno don Christian Di Sanza che a nome del vescovo di Sulmona, monsignore Michele Fusco, leggerà un intervento dal titolo La rinuncia di Celestino V tra medioevo e riflessioni attuali seguito dal giornalista RAI Tg2 e presidente del Cepell Adriano Buzzetti Monti Colella che interverrà sul tema Celestino V attraverso le fonti.

A seguire il professore Emilio Marcone che ricorderà Ilio Di Iorio, un amico, uno studioso, un uomo indimenticabile (ricordo in italiano e in latino) mentre a Luigi Di Cesare, un uomo di cultura per la città di Sulmona sarà dedicato l’intervento del presidente dell’associazione celestiniana di Sulmona Giulio Mastrogiuseppe. In collegamento dal centro Africa dove si trovano attualmente, il professore Giulio Greco e suor Assunta Tucci, badessa di San Basilio delle benedettine, che parleranno di Celestino V nella versione di Egidio Colonna e del suo “messaggio spirituale atemporale”.

Non mancheranno gli interventi di Domenico Taglieri, presidente della Fondazione Carispaq che ha contribuito alla pubblicazione sulla rinuncia di Celestino V e al progetto delle Capitali per la pace e della vice presidente della Giostra Cavalleresca Rosa Giammarco che per l’edizione 2024 è riuscita a portare a Sulmona la delegazione francese della città celestina di Verdelais. A chiudere l’evento, moderato dal capitano del borgo Pacentrano Raffaello De Angelis, la professoressa Stefania Di Carlo che sulla base dei testi di Pietro di Giovanni Olivi e Egidio Colonna, sosterrà “le ragioni e la legittimità delle dimissioni di Papa Celestino V”. La copertina del libro è di Fernando La Civita del borgo pacentrano e dell’artista aquilana Claudia Placidi.

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