Non solo sull’erba di casa propria, ma anche e soprattutto su quella del vicino. I pratolani, quelli incivili, proprio non vogliono smetterla di gettare i propri rifiuti nei paesi limitrofi e questa volta a pagarne le spese è Prezza. “E’ già la seconda volta che rinveniamo sul territorio di Prezza rifiuti abbandonati da alcuni residenti del vicino comune di PRATOLA PELIGNA” scritto proprio così a caratteri cubitali, sulla sua pagina Facebook, dal sindaco di Prezza Marianna Scoccia.
La mini discarica che ha oberato i prati prezzani è quella messa su, una busta dopo l’altra, nel Rione Colle. E come ha anticipato il sindaco non è la prima volta perchè solo “circa tre settimane fa, una signora di Pratola Peligna è stata multata per aver gettato buste di rifiuti in località Colonna, sempre a Prezza”.
Non se ne può più insomma ed è il via, quindi, anche a Prezza all’istallazione delle fototrappole in fase di acquisizione da parte del Comune. “Questi incivili cittadini si ravvedano e prendano l’esempio dalla gran parte dei pratolani che grazie alla loro azione ed attenzione hanno raggiunto un altissimo livello di raccolta differenziata”, non risparmia un plauso la Scoccia a quelli che il loro dovere lo fanno abitualmente.
La cattiva abitudine di gettare sacchi e sacchetti nelle campagne altrui non riguarda solo Prezza, anche Roccacasale è costantemente bersaglio del lancio incivile pratolano e, ancora prima che partisse la raccolta porta a porta, anche di ammassamenti nei cassonetti del paese. Ma l’inciviltà non ha confini e non ha campanili perchè il problema, denunciato più volte, è che il lancio libero è diventato caratteristica peculiare di tutti i paesi.
Neanche le riserve sono esenti, basta farsi una passeggiata verso l’eremo di San Venanzio a Raiano costeggiando la località Costa Grande, una valanga di rifiuti lungo il tratto è diventata parte del paesaggio purtroppo. E non basta l’impegno nel ripulire, così come si mette una pezza così esce un altro buco. Un paio di settimane fa gli operatori della Riserva hanno riempito 9 sacchi. Una zona scoscesa, tra l’altro, in cui la bonifica richiederebbe un sostanziale dispiego di risorse fisiche e soprattutto economiche. Nella riserva regionale, infatti, non manca proprio nulla, dalla semplice immondizia giornaliera agli elettrodomestici, materassi, scarpe, tutto vola laggiù.
Il nuovo cruccio dei sindaci diventa così la lotta al lancio con fototrappole (anche il Comune di Raiano ci sta pensando) e l’aumento delle multe se colti sul fatto che poi è la cosa realmente difficile, tutti si chiedono come facciano questi incivili a passarla quasi sempre liscia.
Simona Pace
Si direbbe che oltre ad essere incivili i lanciatori pratolani sono anche poco furbi perché quanto meno fanno sì che il cerchio dei possibili artefici sia ristretto; sempre che i lanciatori siano effettivamente di Pratola. Onestamente sembra difficile pensare che gente in regola con le tasse (perché se si ricevono le buste vuol dire che si è in regola) non abbia altro da fare che lanciare la propria spazzatura nei comuni limitrofi. Mica la devono portare loro al Cogesa.
In altro comune (Sulmona per esempio) le buste oggetto di lancio nelle strade di campagna (fate un giro lungo via Zappannotte) sono rigorosamente anonime.
Penso che la cosa sia reciproca. Molti dei comuni limitrofi vanno a gettare l’immondizia a Pratola e di contro qualche pratolano lancia i rifiuti ,nei comuni limitrofi. Pari e patta. Uno scontro di “inciviltà”. Non ha senso per i pratolani gettare rifiuti altrove,in quanto l’impresa Diadoro che opera nel territorio pratolano ,fa egregiamente il suo mestiere. C’è oltre alla raccolta porta a porta per quartiere,anche una ripulitura delle strade in continuo con mezzi adatti. Se uno non ha ottemperato a mettere i contenitori fuori e nel giorno stabilito, può sempre andare “all’isola ecologica”,quasi sempre aperta e con personale disponibile. Farebbe molta più fatica ad andare a buttare l’immondizia in quei luoghi lontani dall’abitato pratolano. A meno che non trattasi di qualcuno che abita o passa il tempo nelle case di campagna, molte per la verità dei pratolani in quei territori.Insomma di gente fuori “città”. Comunque se ad uno che viene sorpreso si appioppasse una multa da farlo svenire, nessuno lo farebbe più. Con 10-o 20 euro di multa ,più o meno , nessuno riuscirebbe a dissuaderlo. Noi siamo diventati dei teneroni e la delinquenza ne approfitta,tanto poi la fa sempre franca.