Rifiuti dal balcone e abbandonati in strada, tre multati

Le foto trappole sono ancora impacchettate (ormai da più di tre anni) negli scantinati di palazzo San Francesco, ma l’attività di controllo della polizia municipale contro l’abbandono di rifiuti ha recuperato i vecchi metodi, quelli dell’indagine e del controllo a vista.
Così ieri sono stati in tre ad essere beccati dai vigili urbani per aver scaricato i sacchetti dell’immondizia dove capitava e in particolare nella zona molto colpita dagli incivili di Porta Molina.
Agenti in borghese hanno infatti individuato prima una signora che la raccolta più che porta a porta la faceva balcone balcone, ovvero gettando la spazzatura dalla finestra per farla rotolare nella scarpata che affaccia sulla circonvallazione occidentale, e poi due incivili identificati tramite l’analisi della spazzatura che avevano abbandonato proprio lungo la scalinata della costa del Sagittario.
In questo caso gli incivili non sono stati colti in flagrante, ma identificati tramite un’indagine alla Sherlock Holmes: la polizia municipale ha infatti invitato gli operatori del Cogesa ad aprire le buste della spazzatura trovate sul posto e in queste sono stati trovati documenti intestati verosimilmente ai responsabili dell’abbandono.
A loro carico sono scattate multe da 50 euro, ma anche una verifica sul ruolo del pagamento Tari, perché all’origine di tanta inciviltà spesso c’è il fenomeno dell’evasione fiscale.
Molte famiglie, infatti, non sono mai state messe a ruolo nel pagamento della tassa sui rifiuti, per cui nel passaggio alla raccolta porta a porta non sono state chiamate per ritirare i mastelli.
Una situazione di illegalità diffusa dentro e fuori le mura, ma che da qualche settimana, proprio per l’eliminazione dei cassonetti stradali, è venuta ancora più alla luce, perché anche i residenti del centro (dove la differenziata esiste dal 2012) non hanno più sfoghi dove gettare la loro immondizia.
Il fenomeno coinvolge il centro come la periferia, specie nelle strade interpoderali o secondarie, come via del Tratturo (quella che passa davanti al Poligono di tiro), dove a scaricare illegalmente non sono solo i sulmonesi, ma anche gli utenti dei paesi limitrofi.