Tutto da rifare, piani per la lotta alla ludopatia, illegittimi per il Tar

Con la bocciatura del Tar Lazio dei provvedimenti adottati dal Ministero della Salute nell’approvazione dei Piani di contrasto alle ludopatie delle Province autonome di Trento e di Bolzano, finisce nel calderone anche la regione Abruzzo. La pronuncia del Tribunale blocca tutti i fondi, un importo di 50 milioni di euro che vedeva tra le designate la regione verde d’Europa oltre che Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Puglia, Sicilia, Lazio, Liguria e Lombardia.

A chiederne il giudizio è stata la Codacons che aveva allarmato sulla mancata visione dei suddetti Piani, da parte dell’Osservatorio che si è trovato davanti solo un piccolo sunto del progetto delle regioni e non le specifiche linee d’azione.

Dunque alla base dell’annullamento un errore, non sarebbe stato seguita la corretta procedura, il Ministero della Salute adottava nel decreto una formula che prevedeva che le Regioni entro 90 giorni dalla data di emanazione, avrebbero dovuto presentare agli uffici ministeriali un Piano di Attività per il contrasto al gioco d’azzardo che includesse tutti gli interventi sia di prevenzione che di cura e riabilitazione. Saremmo così di fronte al vulnus nel senso che, come spiegano i giudici del Tar, la mancata consultazione dell’Osservatorio farebbe risultere illegittima la procedura, l’iter non sarebbe stato dunque rispettato, nell’erogazione delle risorse e nella successiva attribuzione ai soggetti designati.

In Abruzzo, doveva essere attivata entro il 31 dicembre, come stabilito dalla giunta regionale, l’indagine sulla popolazione abruzzese per studiare e monitorare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, prevedendo un investimento di oltre 2 milioni destinati a finanziare proprio la costituzione di un Osservatorio, necessario per avere rilevazioni corrette sul fenomeno e decidere così le azioni e linee da intraprendere con i professionisti per le metodologie, per le scuole attraverso l’informazione e prevenzione.

Sul piatto restano i Piani di contrasto al gioco d’azzardo patologico, misure che consentono al governo regionale di accedere ad una parte di quei fondi del Ministero per portare avanti la progettualità che ha l’obiettivo del contrasto ad una dipendenza, una malattia che coinvolge non solo il singolo a anche la sua famiglia e che trova l‘Abruzzo tra i primi dieci per  dipendenze da gioco d’azzardo. ,

Pronto a ripresentare  il piano per la lotta alla ludopatia, l’assessore Paolucci non si lascia preoccupare dalla sentenza, tornerà sul procedimento. Per ora, tutto da rifare, adesso si dovrà ripartire proprio dalla mancata consultazione.

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