La ricostruzione, per la sindaca di Pratola Peligna Antonella Di Nino è un’opportunità importantissima per il territorio che non ci si può assolutamente lasciar scappare. Le economie che genera pertanto dovrebbero rimanere in Valle Peligna visto che anche la legge lo consente. Nello specifico si riferisce alla ricostruzione privata e agli aggregati che hanno una legislazione che consente l’assegnazione dei lavori ad una platea di cinque ditte nominate direttamente dai proprietari delle abitazioni.
Succede così, a detta della Di Nino, che alcuni presidenti di aggregati chiamino ditte non del comprensorio, facendo andare quelle risorse che potrebbero rimanere qui, altrove. La sua riflessione però, non si riferisce al paese da lei amministrato, o almeno non solo, ma è ad ampio spettro, guardando un po’ in generale alle situazioni di tutta la Valle Peligna.
“Da Amministratore – scrive Di Nino – mi sto adoperando senza risparmiarmi per definire le istruttorie e far finanziare i nostri aggregati. Da cittadina faccio il tifo perché questi lavori, non soggetti alle gare pubbliche come per la ricostruzione pubblica, vengano aggiudicati a ditte locali, e questo è possibile se lo si vuole realmente ed è possibile seguendo e rispettando le norme che regolano la materia. Ebbene, con amarezza, scopro che taluni consorzi per il tramite dei presidenti, nel chiamare le famose cinque aziende vanno al di fuori dei nostri confini territoriali chiamando ditte addirittura di fuori Regione”.
Aggiunge poi la sindaca: “I consorzi ed i loro presidenti, tutti quelli che lo hanno fatto o che lo stanno per fare, facciano una riflessione con coscienza e la smettano di mortificare così il nostro territorio. Abbiano rispetto per le nostre aziende perché ne abbiamo tante fatte di bravissimi lavoratori e si mettano in testa una volta per tutte che siamo noi i primi a doverci credere. Non si permettano poi di dire che stiamo morendo, perché così facendo diventano concausa di questo processo di impoverimento”.
Una riflessione che sembra rivolta dunque agli aggregati del suo paese quanto a quelli del resto della Valle e che evidenzia una situazione discutibile: quella di utilizzare l’ennesima occasione per far ripartire economicamente il territorio, a favore di altri.
S.M.
Commenta per primo! "Ricostruzione, Di Nino contro i Consorzi: “Facciano lavorare le imprese locali”"