Ricorso Snam respinto, No Hub: “Rivolgersi al Consiglio di Stato”

Arriva puntuale e dura, all’indomani del ricorso respinto, la risposta del Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo. Un ricorso contro la Snam, ed il suo progetto di centrale di compressione a spinta a Sulmona, presentato dalla Regione che il tribunale amministrativo non ha accolto con una “sentenza contraddittoria” sottolineano gli ambientalisti chiedendo alla Regione di appellarsi al Consiglio di Stato.

E’ chiaro che la lotta non si ferma a quanto deciso dal giudice, tutt’altro. Soprattutto in un momento storico dove forte dovrebbe essere la riduzione dell’energia fossile. Ancora tutto da decidere è il ricorso presentato dai Comuni.

“Evidenziamo quanto sia anacronistico dover decidere di un’opera che ha avuto l’ok per la Valutazione d’Impatto Ambientale nel lontano 2011 su documenti depositati nel 2006 – scrivono dal Coordinamento -. All’orizzonte, per dire, non c’era neanche l’Accordo di Parigi sul clima e non erano state ancora pubblicate migliaia di ricerche scientifiche che hanno acclarato la necessità impellente di abbandonare il prima possibile le fonti fossili per i gravissimi impatti sulla vivibilità del Pianeta.

Riteniamo – prosegue la nota – che alcune motivazioni del Tar siano quantomeno contraddittorie, visto che da un lato si sostiene che la Valutazione Ambientale Strategica poteva essere evitata considerando l’opera di scarsa valenza mentre dall’altro si afferma che è un’opera di rilevanza addirittura comunitaria”.

E sottolineano ancora gli ambientalisti: “Sempre sulla Vas, il Tar si appiattisce sulle posizioni della Snam facendo riferimento ad una risposta della Commissione Europea che però era su una domanda diversa da quella posta nei motivi di opposizione all’opera da parte della Regione. Il Tar non cita neanche la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2011 che sancisce che la norma nazionale non può prevedere le varianti automatiche ai piani urbanistici senza procedere con la Vas”.

Altrettanto carenti sono le motivazioni circa rischio sismico ed impatto ambientale. A proposito i No Hub affermano che “sono stati recentemente depositati documenti tecnici, alcuni dei quali della stessa Snam, che smentiscono le conclusioni di quel procedimento con ammissioni clamorose circa le criticità del luogo dove dovrebbe essere realizzata la centrale e la vulnerabilità dell’area peligna all’inquinamento”. 

Infine le responsabilità politiche: “Il Governo può dimostrare di tenere veramente all’Italia, al suo clima e ai giovani bocciando il gasdotto Sulmona-Foligno, che è ancora in fase autorizzativa. Basta portarlo in Consiglio dei Ministri ed aderire alle posizioni delle regioni Abruzzo e Umbria che hanno negato l’intesa”.

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