A pagare, alla fine, sono sempre i cittadini; direttamente o indirettamente. E’ costato oltre 14.000 euro, al Comune di Sulmona, la compensazione di spese di lite sul ricorso respinto dal Tar riguarda il concorso vinto da Franco Raulli come dirigente del IV settore a Palazzo San Francesco.
I fatti risalgono al 2021, quando Raulli vinse la procedura concorsuale, tornando a “casa” dopo un periodo professionale nel Comune di Pratola Peligna. Un concorso che la minoranza del consiglio comunale, all’epoca, aveva diffidato il Comune di Sulmona per non svolgerlo, con un lettera indirizzata anche ad alla Corte dei Conti, all’Anac e al collegio dei Revisori. La motivazione per la quale ha presentato ricorso l’ingegner Fabrizio Petrilli (escluso dalla prova orale) sarebbe da rintracciare nell’illegittimità di Amedeo D’Aurelio quale membro della commissione esaminatrice.
Secondo il legale di Petrilli, l’avvocato Tommaso Marchese, Amedeo D’Aurelio, che faceva parte della commissione che non ha ammesso all’orale l’ingegner Petrilli, non poteva far parte della commissione, perché la sua stessa nomina a dirigente ex art 110 sarebbe illegittima, in quanto si tratta di una proroga di incarico che non sarebbe prevista dalla legge. D’Aurelio subentrò a gennaio 2020 al posto di Gianfranco Niccolò (nominato l’estate precedente con incarico fiduciario), tanto che il suo contratto fu interrotto nel luglio 2020 per essere “riattivato” ad agosto.
Un ricorso rigettato, come disposto dal Tar, con compensazione delle spese di lite pari oltre 14mila euro. Soldi che, per legge, l’Ente Comunale dovrà rimborsare all’avvocato Fracassi, legale dell’Ente.
E Pantalone paga