“Quattro mesi ci sono voluti per capire quale “politica” conti davvero”, quattro i mesi dal trasferimento a Bazzano e della “vicina” riapertura.
Così la Cooperativa LavoriamoInsieme che opera nella struttura psichiatrica, parla e scandisce i giorni di quel passaggio a chilometri di distanza per i pazienti del centro. “Da un lato il rammarico per chi fa tanti proclami, per chi, stipendiato dal pubblico, ha sempre un occhio di riguardo per il privato. Auspicando la chiusura di una struttura pubblica a favore di quella privata. Poco conta se il suo nome non risulta, la politica che ci mette la faccia è di ben altra pasta”.
Ma è la politica che ci mette la faccia quella che diventa presenza, accanto alle persone che ne hanno bisogno, rassicurante ed incoraggiante. “Un’istituzione, per essere tale, deve operare accanto ai cittadini e non alle loro spalle, per il proprio interesse politico” per questo il loro grazie al sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, per la sua visita. “Una visita per fare insieme il punto della situazione, per incoraggiare ospiti e lavoratori, per dirci che lei è con noi, che i Pratolani sono con noi, che tanti altri cittadini peligni sono con noi”.
Dalla cooperativa lanciano un grido di coscienza, un invito alla riflessione “la riapertura di una struttura pubblica non può essere questione di campanilismi o di rivalità politiche ma deve essere un sacrosanto diritto di tutti i cittadini” Un diritto che loro operatori, personale, pazienti, famiglie, rivendicano da mesi, “una comunità intera lo rivendica da mesi” e concludono “non sarà certo qualche annuncio buttato lì per prepararsi la campagna elettorale a farci cambiare idea”.
Commenta per primo! "Riaprire il centro psichiatrico “un sacrosanto diritto di tutti i cittadini”"