“Il tempo è uno spartiacque tra la vita e la morte e può diventare un alleato prezioso o un nemico mortale”. L’associazione Medici Cattolici Italiani della Diocesi di Sulmona-Valva solleva la questione sanitaria, tutt’altro che banale, delle “Reti tempo dipendenti” (ictus cerebrale, infarto del miocardio) per le quali è stato superato il vincolo del bacino d’utenza nei casi ci sia “discordanza tra i tempi di accesso e il tempo raccomandato dalle linee guida e quando i tempi medi di accesso e intervento risultassero eccessivi rispetto alle linee guida”.
Dunque in particolari aree del Paese (zone di montagna, distanze aggravate da neve e ghiaccio, non omogenea presenza del servizio di elisoccorso,carenze infrastrutturali) l’ospedale potrà avere funzione di Spoke (terminale periferico) e sarà dotato di laboratorio di angiografia interventistica-emodinami
Una tematica che l’associazione vuole portare all’attenzione dei neo parlamentari, parte della circoscrizione di cui ha fatto parte anche la Valle Peligna, per definire un nuovo “Patto per la salute” tale da garantire equità, efficiacia, solidarietà ai cittadini. Partendo da questo, quindi, i medici cattolici rivolgono un invito pubblico per “rendere noti intendimenti, progetti, obiettivi nonché impegni che intenderanno assumere e perseguire su tale tematica conferendo così dignità ad una comunità e alla classe politica che la rappresenta”.
S.P.
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dunque ,i medici cattolici decidono a chi si a chi no,due pesi due misure….altro che linee guida,semplicemente l’arroganza dei bigotti,tutti uguali gli estremisti nello spirito della reli gione….si rifiutano,non agiscono per il principio di cui il credo religioso(privato)
naturalmente non per tutti,pretendono che il loro signore stabilisca il giorno dei fiori…pur sapendo che le attuali tecnologie “allungano la vita”….altro che religione,patto di che?