Rischiavano di andare perduti a causa del tempo e dell’incuria e invece sono tornati al loro antico splendore grazie a un intervento di restauro finanziato dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Sono gli affreschi di epoca medievale che ornano la cappella dell’Eremo di Sant’Onofrio a Sulmona, immagini raffiguranti, tra gli altri, la Crocifissione con la Vergine e San Giovanni, Pietro Celestino nelle vesti di Pontefice, la Vergine con Bambino e una volta a botte stellata dipinta di colore blu.
Affreschi presenti in uno dei I Luoghi del Cuore FAI come decretato dai 22.442 cittadini che per il censimento promosso nel 2020 dal FAI e sostenuto da Intesa San Paolo, hanno votato l’eremo di Sant’Onofrio come proprio “luogo del cuore”. Un risultato eccezionale per l’Eremo di Celestino V classificatosi al primo posto nella speciale graduatoria Italia sopra i 600 metri e tra i primi dieci Luoghi del Cuore in Italia, come dichiara orgogliosa Franca Leone, capo delegazione FAI di Sulmona che nel suo intervento in conferenza stampa ha ricordato l’impegno profuso dal comitato promotore nel raggiungimento di questo importante traguardo.
“Avevo visitato l’eremo e avevo visto lo stato degli affreschi – spiega Franca Leone – e con i volontari FAI decidemmo subito di attivarci a favore di un luogo caro a tutti”. Prima contattando l’associazione Celestiniana il cui presidente Giulio Mastrogiuseppe ha da subito espresso entusiasmo per il progetto contribuendo alla costituzione del comitato promotore chiamato Custodi dell’Eremo di Celestino V. E poi, con il coinvolgimento di altre associazioni e di personalità della cultura locale, assumendo la decisione e l’impegno di promuovere il restauro degli affreschi presenti nella cappella dell’Eremo. Un intervento per il quale il FAI ha messo a disposizione del Comune di Sulmona, ente proprietario del bene, un finanziamento dell’importo massimo di 20 mila euro per la tutela e conservazione di una delle testimonianze storiche e religiose più importanti presenti nel nostro territorio. Un lavoro non facile per la restauratrice Berta Giacomantonio che dagli affreschi ha dovuto asportare le tracce di passati tentativi di restauro prima di procedere al nuovo intervento.
Mesi di lavori per riconsegnare oggi alla comunità affreschi dal grande valore storico ed artistico con il pensiero rivolto al Santo Giubileo del prossimo anno, occasione in cui l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone con i suoi affreschi restaurati potrebbe entrare a far parte di un circuito turistico davvero importante.
Mettete foto, per cortesia…