Relais Assunta Madre, crollano le accuse. Imputati assolti poiché il fatto non sussiste

Il fatto non sussiste, e tutte le accuse in merito alla vicenda del lussuoso residence, Relais Assunta Madre, di Rivisondoli crollano. Il collegio giudicante del Tribunale di Sulmona, infatti, ha assolto tutti e quattro gli imputati, tra cui il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia (per lui il pm aveva chiesto 4 anni), e il sulmonese Luigi La Civita.

Ma andiamo con ordine, in un’inchiesta innescata nel settembre 2020, quando la Procura della Repubblica di Sulmona aveva chiesto il rinvio a giudizio del primo cittadino di Rivisondoli per i reati di abuso edilizio e truffa ai danni della Regione per il conseguimento di finanziamento pubblico. A detta della Procura, gli interventi di ristrutturazione che avevano interessato il Relais, tra il 2012 e 2016, sarebbero stati compiuti con una serie di abusi edilizi dalla Royal Immobiliare i cui soci formali (Annamaria Monaco e Andrea Monaco, anche loro assolti) si era ipotizzato fossero prestanomi.

Alla Royal Immobiliare era contestato un finanziamento di 150.000 euro da parte della Regione Abruzzo, oltre a una serie di violazioni delle norme edilizie e urbanistiche, facendo diventare un magazzino da poco più di 1.200 metri cubi una struttura di lusso da oltre 3.190 metri cubi.

Accuse sgretolate con la difesa dei legali Pietro Savastano e Renato Archidiacono. L’ampliamento contestato faceva riferimento al “Piano Case” della Regione Abruzzo. L’Ente regionale, infatti, ha promosso tramite il “Piano Case” quelle misure per il rilancio dell’economia e per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità architettonica, energetica ed abitativa. E nel pieno rispetto di queste norme si è intervenuto sulla struttura di Rivisondoli.

Il punto conclusivo su una vicenda che aveva visto indagati Ciampaglia e La Civita anche per abuso d’ufficio, capo d’imputazione che, però, era già caduto durante l’udienza preliminare.