Torna a riunirsi (forse) il consiglio regionale oggi alle 15, dopo le “ferie” elettorali e pasquali, ma la notizia è senza dubbio quella dell’ingresso in giunta del “civicopopolare” Giorgio D’Ignazio. Più volte ventilato nel corso degli anni l’ingresso in giunta del fedele della Chiavaroli è diventato infine realtà. Sostituirà uno dei due assessori dimissionari – Di Matteo e Gerosolimo – che hanno lasciato la giunta dopo la disfatta del centrosinistra regionale alle politiche del 4 marzo, ricoprendo la delega al Turismo che era di D’Alfonso.
In realtà la situazione è più intricata di quello che sembra perché all’orizzonte, nell’arco temporale massimo di un anno, ci saranno le elezioni regionali e per questo ciò che si determina oggi negli equilibri di giunta, sarà domani determinante per gli equilibri nella coalizione di centrosinistra.
La rottura con Gerosolimo pare insanabile, l’ex assessore alle Aree Interne (da iewri ufficialmente senza delega) ha infatti lanciato una propria lista, Abruzzo Insieme, ed ha annunciato di essere oltre centrosinistra e centrodestra – proclama che però risulta strumentale e finalizzato a massimizzare la posta quando le due coalizioni busseranno alla sua porta per eventuali alleanze.
La rottura con Di Matteo invece sembra potersi ricucire grazie ai buoni rapporti che il medico di Roccamorice ha con il vicepresidente Lolli – attuale reggente in Regione. Di Matteo infatti potrebbe ripensarci e mantenere l’assessorato o comunque evitare di uscire dalla maggioranza che, in caso contrario, non avrebbe più i numeri. Lo fa pensare il fatto che l’annunciata conferenza stampa di Abruzzo Insieme, dove si sarebbe dovuta suonare la carica dei “400 amministratori” per la presa della Regione, sia stata rimandata a data da destinarsi, forse proprio perché l’asse Prezza-Roccamorice si è improvvisamente incrinato.
Il navigato vicepresidente aquilano intanto tiene aperte tutte le strade e dichiara che l’ingresso in giunta di D’Ignazio è un “allargamento” della maggioranza e che con i due assessori dimissionari verrà aperto un “tavolo di interlocuzione” – anche se le tre richieste poste da Gerosolimo e Di Matteo difficilmente verranno accolte: la sostituzione dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci, un cambiamento di rotta sui tagli ospedali minori e il dirottamento di parte dei fondi del Masterplan dalle infrastrutture al sociale.
Nelle prossime ore il quadro sarà più chiaro, quando in consiglio si delineeranno i numeri di maggioranza e opposizione, attualmente sono 19 a 12 ma resta da vedere dove si collocheranno Gerosolimo, Di Matteo e Olivieri. Ma prima o poi verrà a mancare il voto di D’Alfonso (non sostituibile) e se Di Matteo non dovesse rientrare ci si troverebbe sul 15 a 15.
Savino Monterisi
Commenta per primo! "Regione, entra la stampella D’Ignazio"