Refezione scolastica: uffici in ferie e studenti a dieta

I genitori minacciano un esposto in procura per interruzione di pubblico servizio, “si tratta solo di capire – spiegano – se alle firme in calce si aggiungeranno quelle delle famiglie degli studenti delle scuole primarie e medie che, già da lunedì, non sanno se sarà effettuato il servizio di refezione scolastica”. Perché quella della mensa, a Sulmona, resta un’incognita a cui nessuno sembra poter dare risposte.
Questa mattina qualcuno ha cercato di averle, anche perché, nell’unico giorno utile per acquistare i ticket mensa (per il momento per le sole materne), l’ufficio preposto era chiuso (guarda video – Deserto in Comune – nella sezione “de visu”): in ferie l’addetto all’economato, la dirigente, la segretaria comunale “e assenti sindaco, vice sindaco e assessore – continuano i genitori – ci hanno detto di tornare lunedì, quando cioè i ragazzi saranno già a scuola, con una piccola differenza: c’è anche chi lavora almeno tra noi”.
E se il problema per quelli delle materne è recuperare i ticket con gli uffici chiusi e il personale assente e non sostituito, per tutti gli altri, la maggior parte, si prefigura un’altra dieta forzata dopo quella prima delle vacanze.
Ad oggi, infatti, non c’è nessun atto (almeno pubblicato) né traccia di una gara o di un affidamento diretto per la copertura del servizio di refezione scolastica interrotto già il 19 dicembre scorso. L’unica determina è quella che riguarda i 13mila euro stanziati per acquistare in extremis 2.811 pasti che aggiunti ai 153 che erano in “cassa” riusciranno si e no a coprire il fabbisogno delle sole materne dal’8 al 12 gennaio.
Cosa accadrà dopo per le materne e cosa accadrà da lunedì per le primarie e le medie, non è dato sapere: il vicesindaco e assessore al ramo, Mariella Iommi, non c’è e non risponde al telefono, né dalle scuole è arrivata ai genitori una qualsiasi comunicazione.
“Un Comune deserto dove non è possibile ricevere servizi e neanche ottenere informazioni – aggiungono i genitori – navighiamo a vista, senza sapere come organizzare la nostra vita e cosa sarà dei nostri figli”.

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