Referendum contro l’autonomia differenziata: la spinta della Uil

Contro la legge sulla autonomia differenziata, “una legge iniqua e pericolosa”, la segreteria della UIL di Sulmona invita tutti i cittadini ad apporre la propria firma sabato 3 agosto presso il gazebo che sarà allestito in via Papa Giovanni XXIII, all’esterno della sede sindacale, dalle ore 9 alle ore 19.

Una possibilità in più, oltre a quella già offerta dalla UIL che tutti i giorni raccoglie le firme presso la propria sede con l’obiettivo di raggiungere quota 500 mila per lo svolgimento del referendum abrogativo della contestata legge. Soprattutto per le ricadute che avrà sulle “regioni del centro sud” spiega la sigla sindacale che sottolinea come proprio le regioni meno sviluppate ed economicamente più deboli, tra cui l’Abruzzo, “sarebbero fortemente penalizzate per la crescita e lo sviluppo economico e dei servizi, assistenza sanitaria in primis”.

Un invito a firmare che la UIL di Sulmona rivolge a tutti per difendere la “sanità pubblica, la scuola e l’unitarietà dell’insegnamento, i contratti nazionali di lavoro e assicurare un robusto sistema di perequazione”. Ed avere, conclude la UIL, un’Italia competitiva a livello mondiale.

4 Commenti su "Referendum contro l’autonomia differenziata: la spinta della Uil"

  1. L'Avanguardista | 2 Agosto 2024 at 09:56 | Rispondi

    Difficile tema.
    Bisogna dire che in Italia ci sono state Regioni i cui abitanti per cultura e mentalità forse più responsabili hanno saputo gestire bene i loro denari mentre Regioni che hanno saputo solo sperperare secondo un “magna magna” generalizzato.
    Un esempio passato è certamente il terremoto dell’Irpinia confrontato a quello del Friuli.
    Forse questa “differenziata” non è propria da buttare ma da studiare bene.

  2. L autonomia differenziata è un progetto antico e anche positivo, perché ogni regione si responsabilizza e forse ne avranno benefici, anzi sicuramente. Il problema è che, seppur parliamo di regioni, oggi grazie a quegli scienziati dei pentastellati, i parlamentari sono stati dimezzati, Ergo meno rappresentanti delle regioni, immaginate le conseguenze. i 5 stelle n avesser fatta una buon!!! Mamma me

  3. L autonomia differenziata è un progetto antico e anche positivo, perché ogni regione si responsabilizza e forse ne avranno benefici, anzi sicuramente. Il problema è che, seppur parliamo di regioni, oggi grazie a quegli scienziati dei pentastellati, i parlamentari sono stati dimezzati, Ergo meno rappresentanti delle regioni, immaginate le conseguenze. i 5 stelle n avesser fatta una buon!!! Mamma me !

  4. Cosa ci azzecca l’autonomia differenziata con il numero dei parlamentari mi sfugge.
    Dopodiché anche benefici? Sicuramente le regioni ricche che possono trattenere l’80% delle imposte irpef irap iva per finanziare le funzioni che prendono un po’ meno quelle povere come noi che non c’avemo una lira, il tutto senza che siano garantiti i livelli essenziali e il fondo perequativo visto che è una riforma che come si usa dire “non prevede utilizzo di risorse pubbliche” cioè nonnc’ha na lira manco lei. Ogni opinione è legittima ma almeno fosse minimamente informata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*