Referendum comunale. La proposta di Proietti e Di Rienzo sulla chiusura della discarica

Un referendum comunale per decidere la chiusura della discarica.

A chiederlo sono i consiglieri comunali di minoranza Caterina Di Rienzo e Maurizio Proietti che ai cittadini del Comune di Sulmona chiedono di esprimersi in merito a quanto il sindaco ha dichiarato di non poter fare in mancanza di dati scientifici certi. Una proposta, quella del referendum, avanzata dai due consiglieri dopo un’attenta lettura dell’ultimo comunicato della maggioranza che a proposito degli scriventi parlava di “ignoranti” o “in mala fede” o “irresponsabili” per alimentare allarmismi nella popolazione “in mancanza di dato scientifico certo”. Affermazioni che non sono andate giù ai consiglieri e medici Proietti e Di Rienzo prima fra tutte quella relativa all’ignoranza, tanto più se fatta da “chi nei licei ha sostato nelle aree circostanti ma non vi è mai entrato” come dimostra “la guerra dichiarata ai congiuntivi”; persone il cui “bagaglio culturale scientifico” i consiglieri di minoranza sarebbero curiosi di conoscere.

Per non parlare di quella malafede, “non mala fede”, di cui la maggioranza ha dato prova “nel promettere ai cittadini di interessarsi alla loro salute in campagna elettorale per subito dopo disattendere” come pure nel non mantenere l’impegno “a organizzare un convegno aperto alla cittadinanza con medici esperti in materia”. Malafede, “sempre tutto un termine” precisano i consiglieri, che si nasconderebbe anche dietro l’affermazione “non adotterò soluzioni alternative” seguita da un “fare incetta di consiglieri di minoranza” compresi quelli che “non necessariamente vanno a sedere vicino a Petrella”.

Ma l’accusa forse più grave per i medici Proietti e Di Rienzo è quella riconducibile alla validità scientifica delle loro affermazioni, a quel “dato scientifico certo” che secondo il sindaco e la sua maggioranza, non c’è. Un’incertezza di fronte alla quale Proietti e Di Rienzo sono stati accusati di irresponsabilità per aver “alimentato inutili timori e preoccupazioni nella popolazione”, laddove invece “irresponsabili – spiegano i due medici – sono coloro che di fronte a una formula dubitativa non si attivano neanche sotto indicazione di ciò che recita il principio di precauzione”. Uno dei cardini del diritto ambientale contemporaneo, ricordano gli scriventi, che proprio in presenza di “situazioni di incertezza scientifica, impone l’adozione di misure preventive”. Un principio di cui i due consiglieri sottolineano anche gli aspetti etici e morali ricordando come “tale principio permetta di gestire situazioni di pericolo ambientale non note o non completamente note” a differenza di quello di prevenzione che “impone l’adozione di misure volte a sopprimere un rischio certo di danno ambientale”.

Inaccettabile è per i Di Rienzo e Proietti anche il termine “sciacallaggio” usato dalla maggioranza, in modo quanto meno inappropriato. Dopo aver richiamato le definizioni che del termine danno la Treccani e il “De Mauro”, la prima “azione di chi saccheggia luoghi abbandonati o terremotati” e il secondo come “sfruttamento scandalistico di notizie riservate allo scopo di danneggiare l’immagine di personaggi famosi”, i due consiglieri chiariscono come anche in questo passaggio alla maggioranza “sia scappata la frizione!”.

Preferendo “lasciare al lettore attento” ogni giudizio sul “nostro livello di ignoranza in ambito scientifico e sulla capacità di analisi dei dati scientifici” i medici ricordano quanto da loro scritto negli ultimi decenni, “una decina di testi di medicina di cui almeno cinque su patologie correlate agli inquinanti” oltre ai diversi articoli pubblicati su riviste scientifiche accreditate dalla comunità scientifica a livello internazionale.

Una libertà di giudizio e di espressione che Maurizio Proietti e Caterina Di Rienzo chiedono anche ai cittadini invitandoli ad esprimersi attraverso un referendum sulla chiusura della discarica.

6 Commenti su "Referendum comunale. La proposta di Proietti e Di Rienzo sulla chiusura della discarica"

  1. Adesso ci buttiamo dentro anche la cittadinanza nel calderone dell’inefficienza e inconcludenza?
    Questa chiamata alle armi consultive, visto la casistica conosciuta da anni, non poteva e doveva essere tirata fuori a inizio mandato comunale, o anche quando si è deciso l’allargamento dei soci del COGESA? E A CHE PRO?
    Voi consiglieri tutti, siete stati già indicati dalla cittadinanza ad operare per il proprio conto.
    Troppe chiacchiere e pochi fatti!

  2. Il fustigatore | 11 Giugno 2024 at 11:54 | Rispondi

    In effetti visto il “pulpito” da cui è arrivata la reprimenda della maggioranza il cui livello di competenza in materie scientifiche sarebbe quanto meno dubbio (a parte i congiuntivi….), un pizzico di prudenza su questi argomenti potevano adottarla.
    Ma ormai quello che interessa è solo la difesa ad oltranza di una Amministrazione indifendibile….

  3. l’Italia è implosa nell’ignoranza e nella disinformazione.
    Prima lo capite meglio è.
    scappate

  4. OBLIO eterno per i voltagabbana

  5. beatrice ricottilli | 12 Giugno 2024 at 14:16 | Rispondi

    Conosco Maurizio Proietti da quando si frequentava insieme l’ailo.Vale anche per Caterina. Conosco la “pasione” che lo ha portato a scandagliare da medico e ricercatore, tra le altre cose, le patologie legate agli inquinanti. Ma non entro nel merito. Certo è che pur abitando”ad una certa distanza” della discarica,noto da tanto tenmpo,anni, specialmente poco prima dell’alba, un afrore pregnante e repellente, che invade la valle e la soverchia come un velo pestilenziale. “In mancanza di dati scientifici certi”e se proprio non vogliamo dar ascolto a chi comunque, come Maurizio di competenza ne ha da vendere, penso che al più presto per la salute di tutti, specialmente dei bambini vada al più presto CHIUSA la discarica.Questo è il mio giudizio libero.Grazie

  6. beatrice ricottilli | 12 Giugno 2024 at 14:16 | Rispondi

    Conosco Maurizio Proietti da quando si frequentava insieme l’asilo.Vale anche per Caterina. Conosco la “passione” che lo ha portato a scandagliare da medico e ricercatore, tra le altre cose, le patologie legate agli inquinanti. Ma non entro nel merito. Certo è che pur abitando”ad una certa distanza” della discarica,noto da tanto tenmpo,anni, specialmente poco prima dell’alba, un afrore pregnante e repellente, che invade la valle e la soverchia come un velo pestilenziale. “In mancanza di dati scientifici certi”e se proprio non vogliamo dar ascolto a chi comunque, come Maurizio di competenza ne ha da vendere, penso che al più presto per la salute di tutti, specialmente dei bambini vada al più presto CHIUSA la discarica.Questo è il mio giudizio libero.Grazie

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