REDAZIONALE/Massimo Carugno, “Insieme” per la Valle Peligna

(spazio elettorale a pagamento, mandatario/committente Davide Cimarelli)

 

Chi è Massimo Carugno?

Sono un Sulmonese impegnato in politica da tantissimi anni con il Partito Socialista Italiano con il quale sono stato in Consiglio Comunale nel 1993 dove ho ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione urbanistica. Nel 2008 sono stato nominato Segretario Provinciale della Federazione dell’Aquila del Psi e nel 2009 Segretario Regionale. Attualmente sono membro della Segreteria Nazionale del Psi e sono il responsabile nazionale del dipartimento dei diritti del cittadino.

Perché un cittadino o una cittadina dovrebbero votarla?

Innanzitutto per ragioni di territorialità, visto che sono uno dei due soli candidati Peligni alla Camera, anzi, colgo l’occasione per fare un appello agli elettori: votate i candidati del territorio. Questo comprensorio si è sempre lamentato giustamente di essere terra di conquista di candidati Aquilani, Pescaresi, Marsicani. In queste elezioni, fra Camera e Senato abbiamo una buona pattuglia di candidati Peligni e questi vanno sostenuti se non vogliamo essere una terra di conquista a vita. Chiedo quindi il voto per me perchè è utile votarci. Siamo l’unica formazione che può indossare il cappotto del riformismo senza usurpare nulla, dove per riformismo intendiamo, non l’ammodernamento della macchina statale, ma la crescita e l’ammodernamento della società che attraverso le riforme deve diventare più giusta, più equa, senza diseguaglianze e senza che nessuno rimanga indietro.

Quali sono secondo lei le prospettive di sviluppo di questo territorio?

Credo che la prima cosa che si debba fare in questo territorio è superare la mancanza di coesione e la mancanza di unità fra i Comuni.
Procedere sparpagliati non si va da nessuna parte. Il territorio ha una sua forza se comincia a ragionare, progettare e realizzare come se fosse un’unica città. E’ questa la nostra vera forza perché ci sono dei patrimoni diffusi sul territorio ma è opportuno che vengano sfruttati in maniera sinergica. Non riesco a vedere il nostro comprensorio come se fosse una somma di Comuni, io lo concepisco come un’unica entità, come se fosse un pacchetto Valle Peligna, con i suoi problemi da risolvere e i progetti da realizzare.

Nello specifico cosa intende per “pacchetto Valle Peligna”?

Ti rispondo con un esempio: se la strada che collega Sulmona a Scanno e quindi a Villetta Barrea, non è ben tenuta, se ha criticità sulle quali non si interviene, se più in generale non è di facile percorrenza, questo non è un problema solo di Scanno o di Villetta Barrea, ma è un problema della Valle Peligna. Lo stesso vale per qualsiasi altro problema dei paesi del comprensorio – inteso ad ampio raggio -, Scanno, Campo Di Giove, Cocullo non sono un mondo a noi estraneo ma parte del nostro patrimonio, sia culturale che economico perché indirettamente le economie dei paesi circostanti hanno ricadute anche su Sulmona. Il benessere economico del comprensorio è il benessere economico di tutti.

Ma come si possono intercettare le risorse per risolvere i problemi della Valle Peligna?

Il problema delle risorse è un falso problema. Un’unità di intenti a livello comprensoriale rende più autorevole e più forte la voce politica della comunità nel momento in cui si va a dialogare con Stato, Regione o Provincia per ottenere le risorse necessarie per ammodernare le infrastrutture e per risolvere i problemi di natura sociale ed ambientale che sono le grandi criticità di questo territorio.

Nel suo “pacchetto Valle Peligna” è compreso anche il turismo?

Certamente, la Valle Peligna è una somma di tanti piccoli tesori e gioielli nascosti. Un’offerta turistica unificata assumerebbe inevitabilmente più valore. Al turista va proposto tutto quello che la Valle Peligna ha da offrire per permettergli di avere un soggiorno più ricco e di avere più cose da visitare. Non ci si può fermare alla sola offerta degli eventi, abbiamo risorse naturali importantissime: Parco Majella Morrone, Riserva del Genzana, Lago di Scanno. Abbiamo tante risorse che appartengono a Comuni diversi, per questo è obbligatoria una sinergia fra tutti. Anche in termini di turismo è necessario un ragionamento unico della Valle Peligna.
Se venissi eletto, la prima cosa che farei sarebbe mettere insieme tutti i sindaci del territorio per costituire un ente sovracomunale del turismo che coordini le varie proposte, che crei percorsi che valorizzino la monumentalità, che pubblicizzi il territorio, che faccia un cartellone degli eventi unico, che faccia conoscere tutte le prelibatezze della nostra tradizione enogastronomica.

 

1 Commento su "REDAZIONALE/Massimo Carugno, “Insieme” per la Valle Peligna"

  1. Orazio Mastrogiuseppe | 25 Febbraio 2018 at 07:52 | Rispondi

    Caro Massimo per risolvere i problemi del territorio davanti a tutto ci vogliono aziende serie controllate dai primi cittadini dei comuni del territorio con contratti scritti con aziende che danno garanzie, Dopo si può parlare di tutto quello che si vuole ma se non gira la moneta,i programmi non hanno corso quindi,lavoro,lavoro,lavoro!!!!!!! 👍👍👍

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