Sente il bisogno di ribadire che “l’impianto normativo della legge di bilancio 2024 – 2026 è intoccabile” l’assessore regionale Mario Quaglieri dopo la decisione presa dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Roberto Calderoli, di impugnare le disposizioni della legge abruzzese.
Oggetto di discordia due dei 28 commi contenuti nella legge della Regione Abruzzo n.4 del 25 gennaio 2024 recante Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2024 – 2026; commi contenenti disposizioni che “in contrasto con la normativa statale in materia di governo del territorio, violano l’articolo 117 terzo comma della Costituzione” come recita il comunicato di Palazzo Chigi diramato al termine della riunione di ieri.
“Un’impugnativa che – spiega l’assessore al Bilancio Quaglieri – ha riguardato esclusivamente le disposizioni in materia di promozione con l’obiettivo di razionalizzare e contenere il consumo del territorio, il recupero ai fini residenziali dei sottotetti esistenti alla data del 31 dicembre 2021 e da noi estesa al 31 dicembre 2022” e che permetterà, sempre secondo Quaglieri di “circoscrivere la portata della norma ai solo territori interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016”.
Un’impugnativa che nulla toglie dunque all’efficacia di una legge che prevede “una vasta gamma di interventi come: energia, aree demaniali, aree interne, bilancio regionale, enti locali, turismo, disabilità e molto altro” conclude Quaglieri ricordando che la decisione del Governo riguarda solo i commi in materia di recupero dei sottotetti e che nessuna incidenza avrà sull’impianto normativo della legge di bilancio della Regione Abruzzo.
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