Nessun reato, o meglio nessun colpevole: il rave-party celebrato per due giorni, a cavallo della notte di Halloween, nel 2017, nello stabilimento ex Saba di Raiano, ha spento definitivamente gli “amplificatori” oggi con l’assoluzione degli otto giovani, poco più che ventenni, che erano finiti sotto processo. Otto su 382 persone che vennero censite in quei giorni dai carabinieri che, senza forzature, procedettero con calma e pazienza ad identificare quel fiume di ragazzi che si era ritrovato, tramite passaparola, nella vecchia fabbrica di Raiano.
Invasione di edificio il reato contestato e per il quale erano finiti sotto processo gli otto ragazzi sorpresi a trasportare amplificatori e strumentazione, identificati cioè come organizzatori. Una tesi che però non ha retto in dibattimento, dove oggi il giudice Concetta Buccini, ha assolto anche gli otto imputati.
Una festa finita bene per i partecipanti che, oggi, probabilmente, con la nuova legge anti-rave introdotta dal governo Meloni, avrebbero ballato altre “danze”.
Quindi domani posso andare in qualsiasi stabilimento e mettere musica a palla che nessuno mi dice niente?
Il buonismo dilagante senza sarà la distruzione della nostra civiltà.