Andrea Ramunno prende la parola dopo che la crisi di maggioranza riacutizzata proprio in seguito ad un suo monito fatto alla sindaca Casini in cui chiedeva di prendere atto della situazione. “Non ci sto a passare come capro espiatorio al posto di chi con la sua ambizione smisurata ha barattato la stabilità di questa amministrazione con future candidature – commenta duramente Ramunno -, non sono io quello che si è seduto a trattare negli ultimi mesi la caduta del sindaco di Sulmona o su tavoli diversi da quello della maggioranza come dimostrano notizie di stampa recenti e non e mai smentite”. Il riferimento per nulla velato è a Fabio Pingue accusato da Gerosolimo e dai suoi sodali di essere l’artefice della crisi anche se le notizie di stampa che parlavano di raccolta firme erano campate in aria.
Per il Partito Democratico cittadino invece l’amministrazione Casini è “un’esperienza da dimenticare” e smentisce ogni ipotesi di governo di “salute pubblica” rilanciato nei mesi scorsi, ma adesso è ormai obsoleto. “Come consiglieri di minoranza – scrivono Di Rienzo, Di Masci e Ranalli – il nostro compito è di controllo nei confronti dell’attività della maggioranza e non è quello di salvare un’amministrazione e quindi un Sindaco che non è stato in grado di fare squadra con i propri consiglieri e di portare a termine uno solo dei punti del programma presentato ai cittadini. L’esperienza del civismo locale di cui lei è stata fatta paladina ha fallito miseramente e non solo perché oggi si trova a fare i conti con chi giustamente le chiede verifiche, confronti e spiegazioni ma perché la sua esperienza di amministratore a Sulmona non ha portato nulla e nulla di buono”. Ad ogni modo i consiglieri Pd confermano che non manderanno a casa l’amministrazione, in quanto questo è un onere che spetta alla maggioranza in virtù della presa d’atto del proprio fallimento.
Per Forza Italia invece il verdetto è chiaro: la città ha bocciato il progetto politico del duo Gerosolimo-Casini, che ha giocato all’attacco quando c’era da conquistare enti e poltrone ed ha giocato in difesa quando c’era da metterci la faccia e schierarsi contro le decisioni penalizzanti assunte dalla giunta D’Alfonso di cui Gerosolimo è stato consigliere ed assessore. Scrive il partito azzurro in una nota: “Osserviamo da mesi il malessere di quei consiglieri comunali che avendo una coscienza critica e vivendo in Città hanno fatto rilevare la mole e il peso dei tanti problemi rimasti irrisolti. Non comprendiamo invece il comportamento di Andrea Gerosolimo, che come nel suo stile, credendo di poter prendere in giro tutti e tutto, continua ancora oggi ad attribuire le sue responsabilià ad altri. Questa è una politica non è più credibile né per Sulmona né per gli amministratori del Centro Abruzzo”.
Intanto uno che sembra avere le idee chiare sulla quello che accadrà in città sembra essere proprio il consigliere regionale Andrea Gerosolimo alle prese con la costruzione delle liste per le prossime comunali – nonostante la strenua difesa della sindaca corredata con tanto di apposito hashtag #iostoconannamariacasini. L’esperienza Casini, dimissioni o no, è giunta al termine ed anche un ripensamento della prima cittadina non farebbe altro che prolungare l’agonia dell’amministrazione. Per questo Gerosolimo non perde tempo e sta mettendo insieme la coalizione di liste civiche con la quale proverà a far dimenticare ai cittadini e alle cittadine sulmonesi l’amaro boccone che gli ha rifilato con l’amministrazione Casini.
Savino Monterisi
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