Le dimissioni “irrevocabili” sono durate meno di quarantotto ore, “lo spirito di corpo” ha di nuovo pervaso mister 9mila preferenze e insomma non è successo niente: Pietro Quaresimale, che appena l’altro giorno si era dimesso dalla Lega e aveva annunciato di passare al gruppo misto in Regione, torna sul Carroccio con tutte e due i piedi.
“La fiducia nei confronti della Lega, del commissario regionale Luigi D’Eramo e del segretario federale Matteo Salvini non è mai venuta meno – scrive oggi l’ex capogruppo tornato capogruppo -. Pertanto ho deciso, all’esito del positivo confronto con i vertici regionali, di restare nel partito, convintamente”.
E se lo dice lui.
“Ci sono state delle incomprensioni – aggiunge Quaresimale – che, però, abbiamo chiarito insieme al commissario regionale D’Eramo durante il colloquio avuto nel pomeriggio. Non esiste più, pertanto, alcuna ragione per abbandonare il partito né tantomeno il ruolo di capogruppo”.
La questione, ovviamente, non si è risolta con una semplice chiacchierata, ma non è dato sapere cosa Quaresimale abbia ottenuto e cosa D’Eramo concesso. E probabilmente le prossime nomine aiuteranno a dirimere il caso Lega.
“Accolgo con soddisfazione – dice Luigi D’Eramo – la posizione del nostro capogruppo. La Lega è un partito aperto al confronto: raccogliamo con prontezza gli stimoli di Quaresimale e riprendiamo il cammino politico ed amministrativo svolto in questo primo anno di Regione”.
Cosa che finora, diceva Quaresimale qualche ora fa, D’Eramo non aveva mai fatto.
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