La battaglia non è finita, ma come dire le truppe hanno guadagnato terreno: il Punto nascita di Sulmona si appresta infatti ad essere riconosciuto ufficialmente come presidio in deroga dal ministero. E’ questo almeno quanto si spera sulla base del confronto avuto l’altro giorno dall’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci con gli uffici ministeriali, in occasione del quale l’Abruzzo ha portato a casa, tra le altre cose, un incoraggiante punteggio (189, rispetto ai 162 dovuti per adempimento) sui cosiddetti Lea (livelli essenziali di assistenza).
“Il ministero nel tavolo di monitoraggio ci ha chiesto conto, tra le altre cose, dell’anomalia, per così dire, del Punto nascita di Sulmona che sta sotto i parametri definiti dal decreto Lorenzin e che per questo dovrebbe essere chiuso – ha spiegato Paolucci – abbiamo fatto presente però le prescrizioni Agenas relative alla necessità di attivazione permanente del trasporto aereo e quindi della impossibilità di chiudere Sulmona. Il ministero non ha obiettato la scelta, ma ci ha chiesto di presentare ufficialmente la richiesta di deroga che finora è stata regionale e che invece deve essere riconosciuta ministerialmente”.
Dunque la Regione provvederà a breve, previo alcuni passaggi burocratici, a formulare la richiesta: “Dovremo riunire di nuovo le commissioni dei tecnici e verificare l’eventuale, ma sappiamo non attuato, superamento delle prescrizioni fatte dall’Agenas. Fatto questo passaggio – continua Paolucci -, si provvederà quindi ad inserire il Punto nascita di Sulmona tra quelli in deroga nelle liste ministeriali”.
L’esito delle riunioni tecniche è infatti scontato, perché il servizio di elisoccorso ventiquattro ore su ventiquattro, con tanto di basi illuminate per decollo e atterraggio, non sono state realizzate, né lo saranno a breve.
“Penso che per giugno la procedura sia conclusa” conclude l’assessore che, in questo modo, mette in qualche modo al sicuro il Punto nascita di Sulmona.
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