Punto nascita, la Scoccia infila la spina nel fianco della maggioranza Marsilio

Una nuova risoluzione in favore del punto nascita di Sulmona è stata presentata oggi in consiglio regionale. La novità è che questa volta il documento, a differenza di quello presentato dal capogruppo Pd Silvio Paolucci, porta la firma di una fetta di maggioranza, esclusa la Lega, che potrebbe mettere in difficoltà la coalizione di Marsilio.

La prima firmataria è stata la consigliera dell’Udc Marianna Scoccia che alla favola dell’impossibilità di chiedere una deroga al ministero per “ragioni tecniche” addotta dall’assessore Nicoletta Verì, non crede proprio per niente.

La Scoccia, calcando il sentiero del marito Andrea Gersolimo, infila così una spina nel fianco della “sua” maggioranza, portandosi dietro nella presentazione della risoluzione tutto il gruppo di Forza Italia e il consigliere di Azione Popolare. Il documento verrà discusso il prossimo 2 luglio nella seduta della V commissione, dove il testo della Scoccia potrebbe essere riunificato con quello di Paolucci, trovando così una sponda utile non solo nel centrosinistra, ma anche nel Movimento 5 Stelle.

Non a caso nella risoluzione presentata i firmatari citano uno ad uno i consiglieri che nella scorsa legislatura sostennero la battaglia di Sulmona, molti dei quali ancora oggi seduti all’Emiciclo.

La risoluzione impegna Marsilio a chiedere espressamente al prossimo Tavolo di monitoraggio una deroga per Sulmona in virtù della sua posizione geografica e del territorio orograficamente complesso a cui fa riferimento.

“Ho la ferma intenzione di non sottrarmi alla battaglia in difesa del presidio di maternità di Sulmona poiché me lo impone il mio istinto di madre, l’appartenenza al territorio ed il mio ruolo di consigliere regionale – scrive la Scoccia -. Solo con una deroga, infatti, si potrà lavorare serenamente al potenziamento sia del punto nascita che del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Ringrazio i colleghi D’Amario, Quaglieri e Santangelo che, per il bene dei cittadini del comprensorio Peligno, hanno sottoscritto la risoluzione di cui mi sono fatta promotrice dimostrando grande sensibilità rispetto ad un tema così sentito nel Centro Abruzzo. La grande importanza che riveste per i cittadini il punto nascita di Sulmona e le difficoltà orografiche dell’intero bacino che afferisce al P.O. SS Annunziata impongono una valutazione attenta da parte del consiglio regionale e della giunta sul cui operato sarò sempre vigile a tutela delle ragioni di un intero territorio”.

4 Commenti su "Punto nascita, la Scoccia infila la spina nel fianco della maggioranza Marsilio"

  1. Carlo liberale | 19 Giugno 2019 at 10:02 | Rispondi

    Una iniziativa della Scoccia sacrosanta ed intelligente.complimenti

  2. Complimenti di tutto cuore alla Scoccia per l’iniziativa in difesa del punto nascita.

  3. bene,i denari non ci sono,i ministeri sono stati chiarissimi,la regione ha degli obblighi e doveri precisi,non sono previste deroghe,la Corte dei Conti (Europea compresa ) ha bocciato i bilanci,quindi nuovo commissario? Contano i numeri,purtroppo non sono buoni,anzi sfavorevoli, se gli annunciatori usassero la logica delle priorita’,nel rigore di spesa in riferimento alle necessita’ dei cittadini/pazienti,casistica delle patologie,incidenti,ecc,ecc,i numeri sicuramente si possono migliorare,bilanciare,e con dei buoni amministratori,anche tornare in positivo ” i conti”….e che fanno i politicialtroni?chiacchiere , proposte irrealizzabili, soluzioni prive di coperture finanziarie,annunci del nulla,e nessun risultato,per raggiungere degli obiettivi si vogliono piani,strategie,programmi credibili,concreti,realizzabili e soprattutto “numeri” veri,certi,oggettivi,giustificabili,garanzie inoppugnabili…meglio centri sanitari di primo soccorso/assistenza eccellenti,tecnologicamente avanzati,che rispondono alle problematiche, ai bisogni sanitari dei Cittadini/territorio,poi centri qualificati con prestazioni specifiche ed adeguate agli standards europei ed infine centri specializzati ,moderni,super tecnologici,altamente qualificati,per l’assistenza/
    diagnosi/trattamento a pazienti con patologie che richiedono una concentrazione di risorse particolari…altro che ospedali 1,2,3 livello a distanza di pochi passi…iniziando dalla costa, interni ed infine gli ospedali privati convenzionati/accreditati e’ tutto uno sperpero di denaro pubblico,illuminante/preoccupante quello del nostrp borgo,o no?

  4. Meno male che c’è lei, è l’unica che può fare qualcosa. Avanti così!

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