Non sembrano esserci venti favorevoli per la Provincia dell’Aquila che perde ben 636 imprese e decresce del 2,46 per cento, un valore che nei fatti triplica la flessione italiana che invece si assesta allo 0,77 per cento. A spiegarlo lo studioso Aldo Ronci, nello specifico i territori della provincia Aquilana, registrano un meno 179, il territorio Peligno meno 104 la Marsica meno 391, mentre l’Alto Sangro, fuori dal coro, segna un più 38. Nelle attività economiche si rileva l’agricoltura a meno 317, l’industria meno 149 costruzioni meno 351, commercio meno 187, le attività ricettive invece più 68, i servizi alle imprese più 103 e altri servizi più 61.
Andando ad analizzare la dinamica territoriale dal 2014 al 2016, l’unico incremento del numero di imprese è stato registrato nell’Alto Sangro con un più 38 mentre subiscono flessioni il territorio Peligno meno 104, la Marsica meno 391, l’Aquilano meno 179. Dunque la valle, Sulmona e comuni del circondario, segna un meno 2,67 per cento mentre l’Alto Sangro un più 2,01 per cento.
Nel territorio Peligno le attività economiche a subire gravi flessioni sono le costruzioni che perdono 59 unità e il commercio meno 55, più lievi le flessioni nell’agricoltura meno 16. Crescono le attività ricettive più 14 e i servizi alle imprese più 22. Dunque in valori percentuali vanno parecchio male le costruzioni che registrano un meno 8,05 per cento pari al doppio del meno 5,04 per cento italiano e il commercio che perde il 4,6 per cento pari al sestuplo della flessione dello 0,75 per cento italiano.
Insomma in tutto questo perdere della provincia aquilana a guadagnare boccate di ossigeno è rimasto solo il comprensorio montano. E’ proprio l’Alto Sangro l’unico territorio ad agguantare un incremento di imprese, più 38, ripartite 5 nuove imprese per l’agricoltura, una all’industria, cresce di gran lunga il settore degli altri servizi con più 28 mentre aumentano di poco le attività ricettive più 8 in un territorio altamente turistico. Dato da non sottovalutare che l’incremento di imprese si è concentrato tutto nella Città di Castel di Sangro (+38) mentre nei comuni limitrofi il numero delle imprese è rimasto invariato.
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