Un accordo che disciplina l’eventuale impiego operativo, nonché una serie di attività di addestramento e di esercitazioni comuni nell’ambito della protezione civile, al fine di sviluppare una sinergica risposta da parte degli enti dell’Esercito dislocati nella Regione Abruzzo in caso di gestione di eventi calamitosi in ambito regionale. Tali attività, che saranno svolte sulla base di particolari scenari di rischio da identificarsi congiuntamente, prevedono il coinvolgimento di personale delle varie istituzioni munito di comprovata esperienza.
E’ quanto stabilito nel protocollo d’intesa siglato alla presenza del Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, dal Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco, per il Ministero dell’Interno, dal Comandante delle Forze Operative Sud Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, per il Ministero della Difesa e dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile Mauro Casinghini, per la Regione Abruzzo.
“Con il protocollo sottoscritto, al quale ho apposto anche la mia firma – ha commentato il Presidente della Regione – si intende migliorare il già esistente rapporto tra la Protezione Civile e le Forze Armate, intervenendo sul perfezionamento della catena di comando e sulla velocizzazione delle iniziative da intraprendere”.
Marsilio ha poi ricordato la tragedia della slavina sul Monte Velino che ha causato la morte di quattro escursionisti: “in quei giorni la sinergia tra i vari corpi, istituzioni e associazioni di volontariato fu molto intensa e profonda, ma questa dolorosa circostanza ci ha aiutato a comprendere ciò che poteva essere migliorato e oggi il frutto di questo lavoro e di questa collaborazione, è riportato nel protocollo che stabilisce la procedura codificata di intervento e di entrata in campo delle forze armate, affianco della Protezione Civile regionale e con il coordinamento delle prefetture”.
Nel documento si legge che la Protezione Civile Regionale ed il Comando per le Forze Operative SUD (COMFOPSUD) compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei mezzi a disposizione, potranno avvalersi dell’apporto fornito dagli enti operativi e territoriali dislocati sul territorio regionale.
In particolare nell’accordo viene precisato che l’intervento dell’Esercito, sia in casi di emergenza che, di normalità, prevede la specifica richiesta da parte del prefetto al Comando multifunzione di competenza. Mentre per quanto riguarda le richieste di intervento dell’Esercito da parte della protezione civile regionale, la procedura prevede che il predetto intervento possa essere richiesto attraverso la Prefettura capoluogo di regione. L’accordo siglato ha la durata di 3 anni e potrà essere rinnovato mediante accordo tra le parti.
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