Approvato lo schema di accordo tra il Comune di Sulmona e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile della durata di cinque anni. Un passo decisivo per la collaborazione nelle attività di protezione civile per la realizzazione del polo logistico regionale proprio nella città ovidiana. L’accordo, prorogabile con l’intesa di entrambi gli enti, concede alla Protezione Civile spazi per la rimessa di mezzi, materiali e attrezzature, nonché l’utilizzo di un locale nella sede operativa del COC. Questi e altri spazi, qualora fossero disponibili, andranno a beneficio della Protezione Civile.
Il semaforo verde per l’accordo è scattato con la delibera di giunta del Comune di Sulmona, pubblicata quest’oggi nell’Albo Pretorio.
Il polo logistico dell’Agenzia Regionale sarà collocato in località La Valletta, che dal 2023 è interessata da interventi di ottimizzazione e definizione degli ambienti adibiti a servizio Trasporti Urbani e Protezione Civile Qui sono stati individuati ulteriori spazi, a disposizione del servizio comunale di Protezione Civile, utili per ospitare sale operative, locali di servizio e volontariato comunale, nonché ambienti di formazione. Locali che nel vigente piano di emergenza rientrano come luoghi di coordinamento della protezione civile a livello locale (COC e COM, per intendere).
Una sede collocata in posizione idonea e strategica rispetto ai nodi infrastrutturali al servizio del territorio provinciale, nella quale è stato da tempo effettuato un sopralluogo. Stipulate le convenzioni, che prevedono la concessione in comodato d’uso gratuito dell’area, manca solo la formalizzazione del protocollo d’intesa per suggellare il “matrimonio”. Sarà il passo successivo alla sottoscrizione dello schema di accordo demandata al sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero.
L’accordo contribuirà a migliorare la capacità di risposta del territorio alle diverse emergenze da affrontare nel comprensorio e, più in generale, nell’intera provincia dell’Aquila. L’obiettivo è quello di migliorare i piani e i tempi di intervento, potenziando il tavolo decisionale di coordinamento ai diversi livelli territoriali tramite la presenza di un polo logistico ad hoc.
Commenti?
Per Il Frantumatore.
C’è una Legge nazionale che impone che gli edifici e le opere di interesse strategico o rilevanti , antecedenti il 1984, debbano essere sottoposti ad una verifica tecnica per stabilirne il grado di sicurezza nel caso di evento sismico.
L’obbligo di verifica viene dall’art. 2, comma 3, dell’OPCM 3274/2003 stabilisce che “è fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, pubblici e privati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”.
Sono escluse da tale obbligo soltanto le opere costruite o adeguate ai sensi delle norme sismiche emanate successivamente al 1984 e a condizione che siano situate in zone per cui la classificazione sismica non risulti più severa rispetto a quando sono state progettate o adeguate.
Questa norma è stata considerata ed applicata agli edifici de La Valletta.
Inoltre è entrata in vigore il primo marzo 2022 la legge 15 del 25 febbraio 2022, di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2021 n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, confermando la nuova proroga al 31 dicembre 2022 per portare a termine le verifiche di vulnerabilità sismica sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso
E quindi?