Comunità chiamate a raccolta dal Sindaco di Pacentro Guido Angelilli. La questione è quella della chiusura delle strade montane, nello specifico: la regionale 487, la regionale 54 e la Frentana. Combinazione che lascia isolata una porzione importante del nostro comprensorio che va da Passo San Leonardo alla stazione di Palena passando per Fonte Romana. Attività commerciali, servizi idrici, pascoli e più in generale una consistente parte di montagna completamente inaccessibile grazie ai blocchi di cemento che la provincia ha posizionato sulle strade.
Per questo i primi cittadini di Pacentro, Sant’Eufemia, Campo di Giove, Cansano, Palena e in solidarietà Castelvecchio Subequo, insieme a circa un centinaio di cittadini e cittadine si sono ritrovati questa mattina alle 9 a ridosso dei blocchi apposti subito dopo Pacentro sulla sr 487 per una manifestazione di protesta. Daremo battaglia annunciano i sindaci anche perché nel bilancio appena approvato dalla Provincia non ci sono fondi stanziati su quel tratto di strada e le parole del presidente Caruso che qualche giorno fa aveva annunciato di dirottare dei fondi per ripristinare nell’immediato la viabilità anche attraverso l’uso di cartellonistica di avvertimento, sembrano essere definitivamente sepolte da quei blocchi. La mossa che sembra invece praticare in questo momento la provincia è quella del trasferimento di parte delle strade di competenza propria all’Anas.
L’amarezza è tanta per una Regione che vuole fare del turismo e della montagna i suoi punti di forza, ma non stanzia risorse se non per poche grandi opere come gli impianti sciistici, lasciando però in abbandono tutte le altre infrastrutture. La mancata manutenzione di questi anni infatti ha incancrenito la situazione portandola al limite del collasso. Sindaci e cittadini si sentono abbandonati e con la stagione turistica alle porte, i pascoli da assegnare e le strade che peggiorano ogni giorno di più annunciano che non molleranno fino a quando non avranno certezze sulla risoluzione dei problemi.
E intanto una nota positiva è arrivata segno che qualcosa la protesta l’ha smossa, il presidente della provincia Caruso per tutto il giorno di ieri irraggiungibile al cellulare, è tornato a farsi sentire ed ora la speranza è che il dialogo fra le istituzioni torni a svolgere un ruolo positivo e risolutivo.
Savino Monterisi
Dalfy il faraone pensa alle piste ciclabili,milioni di euri per il futuro,la regione verde si adegua alle nuove tecnologie,tra pochi droni per il trasporto turisti ,coglioni inclusi…
per i Cittadini…pedalare,padalare,pedalare,avete voluto/a la bicicletta…facile,come annunciato: economicamente valida la soluzione,virtuoso il percorso.
Altro che tre coglioni,di piu’…