Terza edizione, in veste primaverile, per #Fermialcinema, la rassegna cinematografica promossa dal liceo scientifico di Sulmona che nel mese di maggio prevede quattro appuntamenti “da trascorrere piacevolmente presso il Cinema Pacifico condividendo emozioni ed interrogandosi su problematiche afferenti al tema dell’evoluzione e del cambiamento, attraverso la rappresentazione di percorsi di vita travagliati ma inevitabili in cui i protagonisti scoprono la loro identità, il loro io più intimo e nascosto, e finalmente ‘si riconoscono'”.
Un appuntamento che si carica di un ulteriore significato, per la dirigenza del Fermi, in riferimento all’ipotesi di chiusura della struttura. In realtà l’altro giorno è stato il sindaco Annamaria Casini ad intervenire sulle polemiche sollevate dai Cinque Stelle locali annunciando un bando per l’affidamento definitivo del Pacifico previsto per l’estate.
Dal liceo sulmonese, tuttavia, fanno sapere: “Rammarica constatare che allo stato attuale non si intravedono prospettive certe perché i progetti cinematografici del Fermi, intrapresi in collaborazione con l’associazione storica SulmonaCinema e la scuola di cinema di Pescara IFA, possano avere un prosieguo e una sua realizzazione futura. Auspichiamo che l’Amministrazione comunale possa prendere in considerazione quanto realizzato in questi due anni dalla nostra scuola e dai suoi partner (dalle rassegne, ai laboratori cinematografici a scuola, al Progetto sul Cinema approvato dal MIUR, in collaborazione col Mibact ‘Fermi si gira. La città che guarda il futuro’, oltre ad altre attività culturali e formative volte allo studio e all’interpretazione di lingue e codici del nostro tempo, il tempo della complessità), in una dimensione di integrazione e di capitalizzazione di risorse e di esperienze”.
Tra le righe si legge la voglia del liceo di mettersi in prima linea, insieme alle altre associazioni (quelle con le quali ha probabilmente collaborato fino ad ora), nel realizzare un “campo sperimentale”, come lo chiamano. Una gestione corale pare. Cioè un modo per attuare “progetti culturalmente validi e socialmente aggreganti”. Ed ancora “una contaminazione felice” tra pubblico e privato per “soddisfare un pubblico eterogeneo, attento e privo di barriere intellettuali, per dare ossigeno e vita alla nostra città, in una dimensione di incontro e di forte senso di appartenenza comunitario”.
Intanto, seduti di fronte allo schermo, le serate di #Fermialcinema sono il 7 maggio con “Benvenuti a Marwen” di Robert Zemeckis, 14 maggio “Gloria Bell” di Sebastiàn Lelio, 21 maggio “Border, creature di confine” di Ali Abbasi, 28 maggio “La diseducazione di Cameron Post” di Desiree Akhavan.
Simona Pace
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