Non fanno sorridere i dati diramati dal Ministero della Salute, in base ai Livelli essenziali di assistenza in Abruzzo. Le bocciature sul monitoraggio dei LEA, riferito al 2022, sono molteplici per la regione, con punteggio che segnano, in alcune voci, lo 0 assoluto. E’ il caso degli indicatori (CORE) relativi alla copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base e per MPR. Sempre 0 ma nell’area distrettuale, il punteggio dell’indicatore relativo all’intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso (24 minuti). Non arrivano alla sufficienza, fissata a 60, neanche l’indicatore sul consumo dei farmaci antibiotici (35,5) e quello sul numero di deceduti per causa di tumore, assistiti dalla rete di cure palliative (48,3).
Male anche l’indicatore composito sugli stili di vita (59) e l’indicatore sulla proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato per mammella, cervice uterina e colon-retto (57,2). E’ pari a 51,7 l’indicatore sul numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale. Male, nell’area ospedaliera, soprattutto i punteggi sull’indicatore relativo alla percentuale di pazienti over 65 con diagnosi di frattura del collo del femore, operati entro 2 giorni in regime ordinario.
Insomma, non un quadro roseo, che fa fare all’Abruzzo un balzo indietro di oltre dieci anni, quando la Sanità regionale era commissariata.
“Altro che capolavoro, una Caporetto l’ultimo aggiornamento del monitoraggio dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza che ci colloca fra le regioni “bocciate” d’Italia e ci dà un sonoro insufficiente. Un fallimento che denunciamo da anni, assistendo al declino della nostra sanità e che viene definito tale non solo dagli organismi regionali stessi, ma anche da quelli tecnici del Governo amico, segno che nascondere la polvere sotto il tappeto come ha fatto Marsilio in questi cinque anni, non paga. Prima o poi il tappeto si scopre”, duro il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci sulla relazione pubblicata due giorni fa.
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