Niente gare, le coop presidiano il Comune

Un altro rinvio, un’altra promessa: dopo Pasqua, chissà, sempre che il dirigente del settore torni in salute (dopo una lunga malattia), saranno avviate le gare d’appalto per i servizi di front e back office al Comune di Sulmona.
Lavoratori e sindacati, ieri, hanno lasciato il presidio di protesta a palazzo San Francesco, ancora una volta, con l’amaro in bocca e la pancia vuota (guarda video nella sezione “de visu”).
Dopo aver atteso a lungo il sindaco Annamaria Casini, infatti, le certezze sulla riattivazione dei servizi e il ritorno a lavoro di otto lavoratori (sui dodici finora licenziati), non ci sono ancora.
Eppure dopo la procedura di raffreddamento per lo stato di agitazione avvenuta, ma fallita, davanti al prefetto quasi un mese fa, il Comune aveva garantito una rapida soluzione o almeno l’avvio di una rapida soluzione. E invece non solo non c’è stato alcun affidamento nelle more della gara, ma non c’è stata neanche la gara. Le procedure, infatti, sono state avviate solo per alcuni servizi (come la guardiania per la quale tuttavia non è stata ancora composta la commissione che dovrà selezionare i concorrenti che, per la prima volta dopo decenni, sono diventati più di uno), mentre per altri, come appunto il front e back office, non si muove ancora nulla o al massimo si va avanti a proroghe e mini appalti da due mesi.
La Satic, che gestisce gran parte dei servizi esterni del Comune, non regge più l’attesa e con essa i lavoratori che dopo aver accettato riduzioni di stipendio, ferie forzate e inevitabili licenziamenti, restano appesi alla speranza e alle proteste, con la prospettiva di essere almeno riassorbiti da nuove eventuali cooperative subentranti.
Al dramma dei lavoratori, si aggiunge il quotidiano (ormai) caos degli uffici, alcuni dei quali, nei fatti, fermi da mesi, da quando cioè, scaduti gli affidamenti alle cooperative, nessuno si è preoccupato di evitare disagi nei servizi.
In forte sofferenza sono in particolare l’ufficio sisma e quello tributi: non proprio una cosa da poco, considerando che sulla ricostruzione si basano non solo le aspettative di sicurezza dei residenti, ma anche quelle economiche di un imprenditoria in ginocchio.
Tutto o quasi fermo: con pratiche bloccate, ritardi inammissibili, lavori fermi.

Commenta per primo! "Niente gare, le coop presidiano il Comune"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*