
In un “Caniglia” in abiti solenni si è svolta questo pomeriggio la premiazione del 48° Premio Sulmona, organizzato dal Circolo d’Arte e Cultura “Il Quadrivio” con il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila e del Comune di Sulmona hanno partecipato 159 artisti provenienti da tutto il mondo.

Serata aperta sulle note dell’inno di Mameli, interpretato magnificamente dal soprano Chiara Tarquini. Spazio poi al presidente e direttore artistico Raffaele Giannantonio, al quale toccano gli onori di casa davanti a una platea piena a metà ma solo per i limiti importi dalle norme anticovid. “Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo è una farfalla – annuncia Giannantonio – Lascio alla nuova amministrazione un premio in salute, con nuova struttura e soprattutto l’approdo in questo luogo che è la casa dei sulmonesi”.
Premiati per la sezione giornalismo da parte del presidente della giuria, Paolo Corsini, Giovanni Todini (Vicedirettore di Askanews), Emanuela Moreno (conduttrice di Tg2 Post) e Luciano Fontana (Direttore del Corriere della Sera). “In un mondo dove tutto si pensa possa essere notizia – ha spiegato Fontana – dove alcuni trasformano le opinioni altrui in pietre scagliate in testa, la missione di chi crede nel giornalismo è cambiare questo tipo di mondo e di approccio alla notizia”.
La manifestazione sulmonese ha infranto ogni confine, come dimostra il Premio Internazionale Speciale per il Settecentenario dantesco al conferito al Professor János Kelemen dell’Università di Budapest alla presenza della Direttrice dell’Accademia d’Ungheria Komlóssy Gyöngyi, visibilmente emozionata sul palco durante il suo discorso. Kelemen, invece, non potendo presenziare ha ringraziato tutti con un contributo video: “Sono felice di ricevere il premio dopo molti anni spesi nello studio della cultura e della filosofia italiana – ha sottolineato Kelemen – Il mio lavoro è stato incentrato su Dante Alighieri e Benedetto Croce, proprio un abruzzese. Felice di riceverlo nell’anno dantesco”.

Sono stati poi conferiti il Premio Nazionale per la Cultura allo scrittore Remo Rapino e quello di Critica d’Arte “Philippe Daverio” al Prof. Francesco Moschini dell’Accademia di San Luca in Roma. A prendere la scena Vittorio Sgarbi, tornato a Sulmona non per la tornata elettorale (come annunciò mesi fa proponendo Morgan candidato sindaco) ma per partecipare all’evento arrivando dalle Marche con un aereo atterrato all’Aquila. “L’anno scorso – ha spiegato Sgarbi – celebrai questo premio, al quale sono legato da 20 anni, in una situazione di clausura. Fu malinconico. Poi sappiamo tutti delle polemiche che ci sono state per il mio giro in un centro storico vuoto senza la mascherina. Il Premio Sulmona è un’isola felice per gli artisti che non hanno alcuno spazio pubblico, un Premio dove hanno un luogo per farsi vedere. Inoltre mi sento di dover dire che la pinacoteca deve tornare ad essere intitolata a Gaetano Pallozzi”.

Il podio finale è composto dalla vincitrice Tina Sgrò con “Interno Verde” (la quale ha già avuto modo di mettere in mostra alcune sue opere a Rovereto), la seconda classificata Alba Gonzales e il terzo a Massimo Boffa. Assegnati anche i premi per “Artista plastico” a Yoshin Ogata (Giappone), “Artista senior” a Umberto Malvestuto (Sulmona), “Artista straniero” a Evita Andujar (Spagna), “Artista giovane” a Emidio Mastrangioli (Sulmona), “Artista del territorio” a Pierpaolo Mancinelli (L’Aquila). Tra i vari riconoscimenti, Menzioni Speciali d’Onore saranno ricevute da Ennio Calabria, Giancarlo Ciccozzi, Monticelli & Pagone, Pino Procopio e Mauro Tersigni. Un particolare omaggio verrà tributato all’artista Rinaldo D’Orazio, vincitore nel 1964 del 1° Premio Sulmona delle Arti.
Complimenti a Raffaele Giannantonio e collaboratori tutti che con determinazione e sacrificio personale danno lustro alla nostra città.
Sulmona ha bisogno di persone così che fanno fatti e non chiacchiere.