Sono tre le terne finaliste decretate dalla giuria del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli. Riunitasi sotto la presidenza di Dacia Maraini, la commissione ha selezionato le opere finaliste per ciascuna categoria del Premio quest’anno giunto alla sua XIX edizione.
L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio, Il secondo piano di Ritanna Armeni e Cassandra a Mogadiscio di Igiaba Scego le tre opere per la categoria Narrativa. Chi ha paura dei greci e dei romani di Maurizio Bettini, L’etica del viandante di Umberto Galimberti e Antitotalitari d’Italia di Massimo Teodori i tre lavori selezionati per la Saggistica. E per la Letteratura giornalistica Esistono gli italiani? di Giorgio Zanchini, L’incendio di Cecilia Sala e Iran, il tempo delle donne di Luciana Borsatti.
Le terne sono state annunciate questa mattina a Pescara in occasione di una manifestazione presso l’istituto scolastico “Aterno Manthoné” dove lo storico e scrittore Riccardo Nencini autore del libro Solo “dedicato a Giacomo Matteotti a 100 anni dal delitto perpetrato dal regime fascista”, ha tenuto una lectio magistralis.
Prossimo appuntamento il 24 maggio per l’assemblea conclusiva delle 52 giurie popolari, tra cui il l’università della terza età e il penitenziario di Sulmona, che al teatro comunale di Popoli Terme emetteranno il loro verdetto. Prima di premiare i vincitori in occasione dell’evento conclusivo in programma nei giorni 25, 26 e 27 luglio prossimo a Pescasseroli. Anche un Premio alla memoria a Jacques Delors “costruttore della nuova Europa Unita” nella cerimonia che sarà accompagnata dal ricordo dello scomparso Luca Serianni.
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