Premio Casasanta, l’occasione sfumata: solo otto lavori in gara contro la violenza di genere

Il primo anno, nel 2022, fu di prova e, paradossalmente, l’edizione riuscita meglio. Perché la seconda volta del Premio Teodora Casasanta, lo scorso anno, si celebrò il 7 dicembre con soli sette elaborati presentati. E quest’anno, è stato più o meno lo stesso: solo otto lavori depositati al protocollo del Comune di Sulmona che organizza l’evento con qualche dimenticanza di troppo. A partire dalla data della manifestazione che, ad oggi, non è ancora nota.

Chissà se l’amministrazione comunale scioglierà il nodo del calendario oggi nel corso della presentazione del cartellone delle manifestazioni invernali, perché comunque il Premio si dovrebbe tenere entro la fine dell’anno.

Di certo non la sa, la data, la commissione che dovrà selezionare i tre migliori lavori (a cui andranno rispettivamente 500, 300 e 200 euro in buoni libro): composta da Marilina Di Paolo, Gemma Di Iorio e Carla La Civita e nominata formalmente solo ieri.

La lotta culturale alla violenza di genere, a quella contro le donne, d’altronde è a palazzo San Francesco sempre affannosa: gli studenti di tutte le scuole della provincia hanno avuto infatti solo due settimane per pensare e realizzare i loro lavori. La lettera di invito del sindaco è stata inviata solo il 31 ottobre con scadenza, per il deposito dei lavori, il 14 novembre.

Non c’è da meravigliarsi, insomma, se tra tutte le scuole superiori della provincia dell’Aquila e le migliaia di ragazzi teoricamente coinvolti (dal capoluogo a Sulmona, passando per la Marsica), alla fine si siano fatti trovare pronti solo in otto.

Peccato, perché al di là delle polemiche sollevate negli scorsi giorni dalla consigliera comunale Teresa Nannarone, che quando era in maggioranza fu la promotrice dell’iniziativa, il Premio intitolato alla trentottenne di Roccacasale, barbaramente uccisa nel gennaio del 2021 a Carmagnola insieme al figlio Ludovico di appena cinque anni, era, sarebbe, per il forte impatto emotivo che ha avuto sulla popolazione, un’occasione per sintetizzare gli sforzi che, pure, il territorio compie nel corso di tutto l’anno grazie alle sue associazioni e che può vantare la fondazione della prima Casa rifugio in Abruzzo.

Invece, come recita il comunicato firmato dai consiglieri di maggioranza in risposta alla critica della Nannarone, il Comune si è limitato a fare “quanto di sua competenza”, presenziando cioè le manifestazioni organizzate dalle associazioni ed enti vari.

Il Premio Casasanta avrebbe dovuto essere invece altro: nato una sera del 2021 al cinema Pacifico al termine di un evento organizzato da La Diosa e dal Germe, l’impegno del sindaco era stato molto più dell’istituzione di un semplice Premio. Era una dichiarazione di vicinanza alla mamma di Teodora ed era, soprattutto, la volontà di istituzionalizzare per la prima volta una battaglia che era stata fino ad allora, e purtroppo resta, riservata agli addetti, anzi alle addette ai lavori.

Se quell’impegno fosse stato onorato davvero, oggi la commissione si troverebbe a selezionare ottocento e non otto lavori.

Non è, o non dovrebbe essere almeno, la consegna di un buono libri il valore di quella memoria.

2 Commenti su "Premio Casasanta, l’occasione sfumata: solo otto lavori in gara contro la violenza di genere"

  1. Il fustigatore | 3 Dicembre 2024 at 08:00 | Rispondi

    Ennesima dimostrazione di incapacità e sciatteria di una Amministrazione vergognosa…….

    • Sarà ma intanto quando si è votato ordine del giorno a favore e tutela dei pendolari sulmonesi l’opposizione intera era assente. Quando si tratta di discutere votare qualcosa per i cittadini non ci sono mai ma sono onnipresenti quando bisogna polemizzare. Ad Avezzano su questione analoga il consiglio comunale era presente e ha votato ordine del giorno per i pendolari marsicani all’unanimità. Qua le opposizioni manco ci partecipano alla discussione hanno altro da fare

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